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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Sono un nostalgico del 'centralismo clientelare socialista askenazita' 29/08/2012

Leggo l'articolo di Sandler ed Inbar da voi pubblicato con qualche perplessità. Le rassicurazioni da loro proposte sullo stato della democrazia israeliana sono certamente pertinenti ed importanti. Ma parziali.

Ebbene sì, mi denuncio: sono un nostalgico del "centralismo clientelare socialista askenazita". Si dimentica un altro aggettivo: laico. Israele come stato ebraico e laico era una evidenza. Adesso, mi dispiace, non lo è più. La lobby degli ebrei ortodossi ha acquisito importanza. Gli stessi che trovando sponda in Netanyahu paragonarono Rabin a un SS sono più potenti di ieri. Questo, a chi intendeva e comprendeva e si riconosceva nel sionismo come movimento di liberazione laico e nazionale del popolo ebraico, fa dubitare che l'Israele che oggi comunque ostinatamente difende non sia però in realtà l'Israele immaginato. L'Israele nel quale a chiunque non sia ebreo ortodosso è proibito l'accesso al Muro del Pianto e nel quale le donne vengono pesantemente insultato per provarci. E nel quale esiste una società arcaica e medievale, diciamo pure talebana, dentro la società, a cui a scuola si insegna solo la Torah e si insegna che è dettata parola per parola da Dio (quale sciocchezza oggi insostenibile!).

lettera firmata

E' mai stato in Israele ? comprendiamo tutte le critiche, purchè si basino sui fatti. L'accesso al Kotel è libero per tutti, non vien chiesto nessun documento, meno che mai e permesso ai solo ortodossi, perchè scrive queste cose failmente smentibili ? alle donne non è permesso portare il talled maschile (scialle di preghiera) così come devono pregare nella parte a loro riservata, come succede nelle sinagoghe di rito ortodosso. non dimentichi che lì c'era il tempio per che veisse distrutto dai romani del 70 e.v.
questo rende quel luogo simile a una sinagoga.
Sulla scuola, anche, non è informato, certo nelle scuole ortodosse prevale l'insegnamento religioso, ma basta non mandarci i figli, e poi lei non tiene conto delle polemiche che esistono in Israele proprio sulla questione religiosa. le sarà sfuggito, ma Israele, come hanno scritto Sandler e Inbar, è una società  che vibra per la sua modernità, la società è tra le più avanzate in fatto di diritti civile, altro che talebana.
Non avrà mica confuso con l'Iran, sa, con questo caldo.. ci perdoni la battuta, cordialmente,
IC redazione 


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