venerdi 09 maggio 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



Clicca qui






Corriere della Sera Rassegna Stampa
27.08.2012 Vertice dei Non Allineati, Ismail Haniyeh convinto a declinare l'invito
in questo modo l'argomento principale potrà essere l'odio per Israele

Testata: Corriere della Sera
Data: 27 agosto 2012
Pagina: 30
Autore: Massimo Gaggi
Titolo: «Vertice dei Non Allineati a Teheran fra proteste e timori dell'Occidente»

Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 27/08/2012, a pag. 30, l'articolo di Massimo Gaggi dal titolo "Vertice dei Non Allineati a Teheran fra proteste e timori dell'Occidente".


Mahmoud Ahmadinejad

Un aggiornamento su quanto scritto nella Lettera da Gerusalemme di Angelo Pezzana di ieri mattina (http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=45798). Ismail Haniyeh, come riportato dai quotidiani israeliani di oggi, è stato convinto a non partecipare al vertice, in quanto il ritiro di Abu Mazen avrebbe compromesso il progetto iraniano di mettere al centro del congresso Israele spostando la polemica su Gaza e Cisgiordania.
Il commento di IC è contenuto nella Cartolina da Eurabia di Ugo Volli di oggi, pubblicata in altra pagina della rassegna (http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=&sez=280&id=45829).
Ecco il pezzo di Gaggi:

A sentir parlare di «non allineati» vengono in mente personaggi e storie di un'epoca ormai lontana: il maresciallo Tito e il leader indiano Nehru, la «guerra fredda», il tentativo di molti Paesi di spezzare le catene del bipolarismo Usa-Urss per imporre un nuovo tipo di confronto: quello tra Sud e Nord del mondo. Oggi l'Unione Sovietica non c'è più, la «guerra fredda» è finita da quasi un quarto di secolo e l'emergere dei Brics, le nuove potenze economiche del mondo, ha cambiato l'equazione Nord-Sud. Eppure ben 120 Paesi continuano a riunirsi periodicamente sulla base di una formula che risale al 1961.
Il vertice dei non allineati aperto ieri e che decollerà dopodomani con l'arrivo del segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon, sembra la ripetizione di uno stanco rito che, come nei summit precedenti, non è destinato in sé a produrre grandi risultati concreti.
Ma fa discutere e una conseguenza politica importante l'avrà per la sede nella quale si svolge: Teheran. Stati Uniti e Israele hanno tentato disperatamente di evitare che il capo delle Nazioni Unite si recasse in un Paese condannato all'isolamento dalla comunità internazionale per la violazione delle norme sulla non proliferazione nucleare e che sta aiutando il sanguinario regime siriano di Assad.
Ma Ban Ki-moon non se l'è sentita di disertare un incontro al quale partecipano i leader di quasi i due terzi dei 193 Paesi membri dell'Onu. Ha promesso che incalzerà i dirigenti iraniani, contestando loro le violazioni dei diritti umani e delle regole Onu. Ma l'Occidente teme che finisca per fare involontariamente il gioco degli ayatollah che, casualmente favoriti dal calendario (l'Iran è presidente di turno dei Non Allineati fino al 2014) vogliono sfruttare l'occasione per dimostrare che a voler isolare l'Iran non è il mondo interno, ma una coalizione di Paesi guidata dagli Usa.
Magari non ci riusciranno, ma questo vertice lascerà comunque un segno nel rimescolamento di carte in corso nel Medio Oriente, dove cala l'influenza degli USA mentre cresce quella della Turchia e dei Paesi petroliferi del Golfo. Con un nuovo protagonista: il presidente egiziano Morsi che riallaccia il dialogo Cairo-Teheran interrotto dal 1979 e punta su un «direttorio» Turchia-Egitto-Iran-Arabia per la crisi siriana.

Per inviare la propria opinione al Corriere della Sera, cliccare sull'e-mail sottostante


lettere@corriere.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT