Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
A bocce ferme e a giochi olimpici conclusi vorrei rialimentare per un momento “la fiamma” puntando il dito contro gli organizzatori del Coi, e contro “quel” Rogge in particolare, per la mancata adesione al minuto di silenzio in ricordo di Monaco ’72, chiesto dalle vedove degli atleti israeliani assassinati e da molti altri, segnalando una volta tanto in positivo una vera e propria rivelazione (perlomeno per me…). Queste le parole inequivocabili, senza se e senza ma, pronunciate in diretta con determinazione inaspettata contro “lorsignori” durante la cerimonia di apertura dei giochi da Antonio Caprarica, inviato Rai a Londra (una volta terminato l’intervento del suo collega co-conduttore che già vi aveva posto mente, ndr): “ (…) Discutibile è un understatement, oserei dire. Penso che proprio l’olimpiade, l’olimpiade come quella di Londra, avrebbe dovuto avere il dovere primario di ricordare atleti martiri per l’ideale olimpico. E quindi credo che il comitato olimpico internazionale abbia compiuto davvero un errore clamoroso nel respingere questa legittima richiesta non solo delle vedove degli atleti ma dell’opinione pubblica internazionale”. Una mosca bianca nel panorama mefitico della disinformazione su Israele e M.O. da cui siamo da decenni asfissiati l’abbiamo trovata! Grazie Antonio Caprarica.