Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Ehud Barak e Bibi Netanyahu al confine con il Sinai
Cari amici,
avete visto che atrocità, che machiavellico masochismo questi israeliani: si fanno gli attentati da soli pur di poter essere vittime e carenefici assieme, traendone tutti i vantaggi: non solo si sono fatti saltare da soli il pullman di turisti in Bulgaria, qualche settimana fa, con l'involontaria - oh, del tutto involontaria - collaborazione di una squadretta di Hezbollah, ma l'altro giorno hanno anche organizzato un assalto palestinese ai confini egiziani, con cattura di due mezzi blindati che si sono diretti verso la frontiera israeliana, non proprio con buone intenzioni. Anche qui la collaborazione di una squadra di terroristi palestinesi è del tutto casuale... Pensate che in questa maniera i diabolici sionisti sono riusciti a far mettere il nuovo presidente egiziano Morsi - un po' ingenuo, anche se illuminato dal sole dell'islamismo - contro Hamas. Nell'ambiente di Morsi si è detto addirittura che se i gazani, cioè Hamas, non la smettevano di triturare le scatole all'Egitto, be', sarebbero stati combattuti come fa Israele (http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4264947,00.html). Non è una dichiarazione straordinaria? Anche l'Egitto vuole bere il sangue dei bambini palestinesi, rubar loro gli organi, come fanno gli ebrei? O forse Gaza non è Auschwitz, ma la Tortuga del Mediterraneo, l'enclave dei banditi che va tenuta a freno? Chissà, forse Morsi è un po' ebreo anche lui, oppure dietro l'attacco dell'altro ieri c'è davvero il Mossad, come hanno rivelato i suoi fratellini (http://english.alarabiya.net/articles/2012/08/06/230694.html) ... Dietro, molto dietro, naturalmente...
Comunque anche l'Egitto vuol far sapere che è capace di usare la forza se qualcuno lo provoca, fosse pure islamista anche lui. C'è un grande esempio in questi giorni, è la Siria, dove si scannano di santa ragione: islamisti i ribelli, antisemita e nazionalsocialista il regime. Magari c'entra il Mossad anche lì, l'ha detto Assad e l'hanno ripetuto i piccoli tifosi del duce siriano anche da noi, i comunisti alla Grimaldi, i “socialisti nazionali” di “Rinascita”. Quel che conta è attribuire tutte le colpe del mondo agli ebrei, il resto seguirà. E, a proposito, sapete quanti morti ha fatto nell'ultima settimana l'islamica (e islamista, ma “moderata”) Turchia contro gli islamici (ma “nazionalisti”) curdi, nella guerriglia infinita che devasta terre che peraltro fino a un secolo fa erano cristiane e armene? 115. (http://timesofindia.indiatimes.com/world/europe/Turkey-115-Kurdish-rebels-killed-in-offensive/articleshow/15366197.cms). Non male, vero? A questo ritmo arriveranno presto anche loro a cifre siriane. Ma nessuno protesta, anzi nessuno informa: combattere contro il terrorismo è un affare interno turco.
Concludo con una domanda: se i turchi possono combattere i loro terroristi e gli egiziani si preparano a farlo coi loro, perché prendersela con Israele se resiste, con molte meno vittime, ad Hamas a Fatah, a tutte le bande terroriste che infestano la regione? E' una domanda interessante. Forse c'entra il fatto che Israele non è né islamico né Islamista?