Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Egitto: al Foglio piace il 'realismo' di Morsi Dimenticato tutto il resto ?
Testata: Il Foglio Data: 25 luglio 2012 Pagina: 3 Autore: Editoriale del Foglio Titolo: «Hukuma tchnoqratiya ( governo tecnico in arabo)»
Sul FOGLIO di oggi, 25/07/2012, a pag.3, con il titolo "Hukuma tchnoqratiya" ( governo tecnico in arabo), un editoriale, in sostanza elogiativo verso il 'realismo' del governo Morsi in Egitto. Dimenticato chi sono I Fratelli Musulmani ? Dimenticata la tecnica della 'dissimulazione' ben descritta nella Sharia ? Ecco l'editoriale:
Mohammed Morsi
A capo del governo d’Egitto il presidente islamico Mohammed Morsi ha scelto un signore semi sconosciuto, molto esperto in questioni d’acqua (soprattutto del bacino del Nilo, importante per la stabilità politica ed economica del paese), senza alcuna appartenenza politica (è religioso, ma non è della Fratellanza), studi in ingegneria all’estero, in America, e un’esperienza all’African Development Bank. In una parola: un tecnico. Il prossimo premier d’Egitto, Hisham Kandil, sarà un tecnico. La scelta di Morsi è stata in parte sorprendente: ci si aspettava una figura conosciuta all’estero, che rassicurasse gli investitori e le cancellerie, magari con esperienza economica visto che la priorità è riempire le casse, far tornare la fiducia, promuovere il business. Kandil è uno che conosce bene la macchina governativa – al contrario di Morsi – e i meccanismi interni al paese, ma ha anche il pregio di essere abbastanza giovane (per i canoni egiziani è un ragazzino: premier a 50 anni non se ne sono visti molti) e abbastanza diligente da mettere a punto il piano di riforme che vuole Morsi. Soltanto così i 3,2 miliardi promessi dal Fondo monetario internazionale potranno arrivare al Cairo. La Borsa non ha reagito con entusiasmo a Kandil, ma gli esperti dicono che la nomina apra la strada a un governo di unità nazionale bilanciato tra esigenze politiche e competenze specifiche. Kandil è la faccia pragmatica – l’unica finora mostrata – del presidente Morsi.
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