Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
La squallida vicenda del prete veneziano don Nandino Capovilla è lo specchio di una situazione inquietante. Il cristianesimo (in generale e la chiesa cattolica in particolare) si dibatte fra vincoli di odio, codardia e ignoranza. Una miscela esplosiva. Odio, perché da duemila anni non sopportano la sopravvivenza degli ebrei apertamente e assurdamente accusati di essere deicidi. Oggi a denti stretti ufficialmente questa tesi priva di qualsiasi fondamento razionale è ripudiata, ma venti secoli di storia di odio non si cancellano con una semplice dichiarazione sia pure conciliare. E' un sentimento radicato nelle coscienze manipolate. Tutta la chiesa è colpevole, clero religiosi e laici, ma i religiosi e il clero, specialmente l'alto clero, ha delle responsabilità maggiori. Se si tollerano soggetti come don Nandino senza battere ciglio, significa che la gerarchia cattolica è connivente. Punto. D'altronde, i recenti casi di pedofilia e gli imbarazzanti scandali che affliggono la chiesa dimostrano che la casta clericale si autodifende, si chiude a rischio, copre omertosamente i propri membri. Codardia, perché nei suoi confronti, dopo secoli di conflitti, l'Occidente sembra guardare con ostentata indifferenza l'avanzata dell'slàm dovuta alla carenza di valori di fondo che contraddistingue la nostra debosciata società. Più l'Occidente "democratico" indietreggia, più il mondo islamico avanza. Quanto all'ignoranza, è abissale e la causa prima è la scuola che ha abdicato alla sua vocazione formativa. Se un tempo poteva essere accusata di essere solo manipolatrice di coscienze, oggi è divenuta pure la fabbrica degli ignoranti. Non c'è da meravigliarsi se l'islàm esercita fascino in molti sprovveduti. Cosa sanno gli occidentali dell'islàm? Pressoché nulla. Cosa sanno occidentali e musulmani dell'ebraismo? Idem. Quanto viene propagato nelle coscienze dei bambini e degli adulti specialmente nel mondo arabo (ma non solo) è la cartina di tornasole che dimostra che la stessa miscela esplosiva di odio e ignoranza (forse non di codardia ma certamente di protervia) caratterizza sempre più anche il mondo islamico, almeno quello che fa più chiasso.
Madelma
Senza dimenticare l'alleanza di fatto - almeno per quanto riguarda i vari codici morali e sociali - tra Vaticano e mondo arabo-musulmano. Questo aiuta a spiegare una vicinanza che a molti risulta difficile da capire, mentre non lo è affatto. La visione comune che ha per nemico la modernità è il legame che unisce le due istituzioni. L'Occidente, ma in particolare America e Israele, rapresenta un insieme di valori che Vaticano e islam rifiutano. Il primo, con una politica apparentemente solidale con i valori democratici liberali,in realtà non potendo fare diversamente da quando ha perso il potere temporale, mentre il secondo, utilizzando l'arma del terrorismo, è riuscito a seminare paura e viltà nelle società occidentali. Nandino Capovilla à l'ubbidiente esecutore di questi poteri.