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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Il Foglio Rassegna Stampa
23.06.2012 Al Qaeda dall'Europa minaccia le Olimpiadi
Analisi di Pio Pompa

Testata: Il Foglio
Data: 23 giugno 2012
Pagina: 3
Autore: Pio Pompa
Titolo: «Cellule qaidiste di europei convertiti minacciano le Olimpiadi»

Sul FOGLIO di oggi, 23/06/2012, a pag.3, con il titolo "Cellule qaidiste di europei convertiti minacciano le Olimpiadi", Pio Pomba analizza il pericolo rappresentato dai terroristi europei convertiti all' islam, pronti a colpire la Gran Bretagna durante le prossime Olimpiadi.
Ecco il pezzo:

E’una fonte d’intelligence britannica a confermare al Foglio la presenza, tra le formazioni jihadiste attive nel nord del Mali, di un nutrito numero di islamisti europei, afghani e pachistani. Il nostro interlocutore ritiene inoltre fondato quanto descritto nel reportage recentemente pubblicato dal quotidiano algerino Ech-Chorouk sulla situazione nella regione dell’Azawad controllata dai gruppi ribelli tuareg, dall’organizzazione di al Qaida nel Maghreb islamico (Aqmi) e da nuclei appartenenti al gruppo Monoteismo e Jihad in Africa Occidentale (Mujao). Corrisponderebbe al vero dunque, quanto sostenuto in un’intervista realizzata nella città di Gao a una cittadina britannica convertita all’islam che si dichiara pronta, insieme con altri emigrati dall’Europa, “a compiere attentati nel cuore del Vecchio continente e degli Stati Uniti per vendicare i musulmani che vivono nelle terre occupate dagli americani e dalla Nato”. I servizi segreti britannici (MI6) sanno chi è questa donna: il suo nome di battesimo è Elizabeth e ora, dopo la conversione, si fa chiamare Umm Abdullah. A Londra conoscono anche i suoi trascorsi di militante a favore della causa palestinese e di acerrima nemica di Israele, fatto non secondario quando i jihadisti nordafricani si trovano a dover rispondere all’accusa di aver dimenticato l’obiettivo di liberare Gerusalemme dai sionisti: “Non abbiamo affatto scordato la causa palestinese, che resta nei nostri cuori. Vogliamo fare della terra islamica dove ci troviamo e di altre terre i punti di partenza per scatenare l’offensiva contro i cristiani e gli ebrei”. Un aspetto clamoroso rivelato da Umm Abdullah riguarda le “oltre ottanta donne, provenienti da Francia, Italia e Pakistan, emigrate nell’Azawad e pronte al sacrificio e alla morte”. Non è questo, però, l’elemento che rende la situazione sconvolgente: “ Ciò che maggiormente preoccupa i servizi britannici – afferma il nostro interlocutore – sono proprio le cellule terroristiche che annoverano, tra i propri membri, cittadini europei convertiti all’islam e divenuti strenui sostenitori del jihad. E’ da quest’ultimi che potrebbe arrivare una delle minacce più insidiose per le Olimpiadi di Londra. In particolare, potrebbe essere la componente femminile di tali cellule ad avere un ruolo cruciale, come avvenuto a Beslan nel settembre del 2004, nella esecuzione di missioni suicide durante lo svolgimento dei prossimi Giochi olimpici. La stessa che al momento sta supportando, con propri elementi, la mattanza di cristiani in Nigeria per opera di Boko Haram.

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