venerdi 09 maggio 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa č la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non č mai stata terra araba e non sarŕ mai loro.



Clicca qui






Corriere della Sera Rassegna Stampa
20.06.2012 Ungheria: Elie Wiesel contro la deriva nazionalista, antisemita e xenofoba
cronaca di Alessandra Farkas

Testata: Corriere della Sera
Data: 20 giugno 2012
Pagina: 19
Autore: Alessandra Farkas
Titolo: «Wiesel restituisce la medaglia ungherese»

Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 20/06/2012, a pag. 19, l'articolo di Sergio Romano dal titolo "Wiesel restituisce la medaglia ungherese".


Elie Wiesel, Jňzsef Nyiro,  Lŕszlo Kovér, speaker dell'assemblea nazionale ungherese


Gabor Vona, Jobbik,        Alessandra Farkas

NEW YORK — Elie Wiesel contro la deriva nazionalista, antisemita e xenofoba dell'Ungheria dell'era Orbán. Il Nobel per la Pace di origine rumeno-ungherese ha rispedito al governo di Budapest la Grande Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica, massima onorificenza ungherese, in segno di protesta per la partecipazione dello speaker dell'assemblea nazionale Lŕszlo Kovér a una cerimonia per commemorare un eroe magiaro nazista.
«E' con profondo sgomento e indignazione», recita la missiva inviata a Kovér dallo scrittore, «che ho appreso della sua partecipazione, insieme al Segretario di Stato per la cultura Géza Szňcs, e al presidente del partito di estrema destra Jobbik, Gabor Vona, a una cerimonia in Romania per commemorare Jňzsef Nyiro, membro del partito nazista ungherese».
«E' oltraggioso che il presidente del parlamento possa partecipare a un evento in onore di un ideologo fascista dell'era Horthy e Szŕlasi», prosegue il piů illustre sopravvissuto ad Auschwitz, considerato il leader morale degli ebrei della diaspora. «Questa inquietante notizia segue la riesumazione della pratica di dedicare gli spazi pubblici alla memoria di Horthy», continua, «e di riabilitare Albert Wass e altri personaggi che collaborano intensamente con il regime fascista ungherese».
Il suo «j'accuse» non si limita a strade e piazze. «Sono anche venuto a conoscenza che gli scritti di intellettuali di estrema destra sono sistematicamente introdotti nei curriculum scolastici ungheresi», puntualizza. Non č la prima volta che Wiesel leva il suo grido di dolore contro la recrudescenza antisemita dell'Ungheria, secondo gli storici uno dei paesi esteuropei che non ha mai fatto i conti col proprio passato.
Durante una visita ufficiale nella capitale magiara, nel dicembre 2009, Wiesel lanciň l'allarme in un discorso di fronte al Parlamento. «Da allora č sempre piů evidente che le autoritŕ ungheresi promuovono l'occultamento di eventi tragici e criminali del loro passato».

Per inviare la propria opinione al Corriere della Sera, cliccare sull'e-mail sottostante


lettere@corriere.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT