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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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La Stampa Rassegna Stampa
12.06.2012 Yad Vashem imbrattato con scritte negazioniste
i sospetti concentrati su una frangia di ultraortodossi antisionisti

Testata: La Stampa
Data: 12 giugno 2012
Pagina: 14
Autore: Marina Verna
Titolo: «Yad Vashem profanato da scritte anti-semite»

Riportiamo dalla STAMPA di oggi, 12/06/2012, a pag. 14, l'articolo di Marina Verna dal titolo "Yad Vashem profanato da scritte anti-semite".

In Israele, come in tutte le democrazie, c'è spazio per tutti. Anche, purtroppo, per criminali ed esaltati.
Grazie alle telecamere di Yad Vashem sarà semplice individuare gli autori delle scritte negazioniste in modo che vengano puniti come stabilito dalla legge. Non è ben chiaro, però, il motivo del rilievo dato alla notizia.Che riprendiamo per dovere di cronaca.
Ecco il pezzo:

Sette enormi scritte di lode a Hitler e di denuncia del sionismo sono state scoperte ieri mattina dai custodi in varie zone dello Yad Vashem, il museo-memoriale dell’Olocausto a Gerusalemme. Disegnate con vernice rossa, bianca e nera, c’erano frasi pesantissime: «Grazie Hitler per il meraviglioso Olocausto che hai organizzato per noi. È solo grazie a te che abbiamo uno Stato all’Onu»; «La leadership sionista ha voluto l’Olocausto», «Se Hitler non fosse esistito, i sionisti lo avrebbero inventato»; «La guerra del regime sionista non è la guerra del popolo ebraico». Gli addetti al museo hanno provveduto a cancellare in tutta fretta i graffiti dopo che la polizia li aveva esaminati e fotografati.

I sospetti si sono appuntati su una frangia piccola ma molto attiva di ebrei ultra-ortodossi, noti per la virulenta opposizione all’esistenza del moderno Stato di Israele. Una setta messianica, irriducibile nell’ostilità al sionismo e all’idea di uno Stato non fondato dal Messia. Le numerose telecamere di sorveglianza dovrebbe aiutare a individuare i colpevoli. Il direttore di Yad Vashem, Avner Shalev, ha manifestato tutto il suo «sbigottimento e dolore», definendo «inimmaginabile», un episodio del genere. Che infatti non si era mai verificato.

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