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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Per il Post di Luca Sofri .... 01/06/2012

Segnalo questo articolo "polticamente corretto" tratto dal sito "Il Post" di Luca Sofri. Notiamo solo che in polticamente correttese i terroristi palestinesi diventano "palestinesi che sono morti nel corso di attacchi o attentati suicidi contro Israele organizzati dal 1975 ad oggi".

Ecco il pezzo:

Oggi il governo israeliano ha consegnato alle autorità palestinesi 91 bare contenenti i resti di altrettanti palestinesi che sono morti nel corso di attacchi o attentati suicidi contro Israele organizzati dal 1975 ad oggi. L’operazione era uno dei punti dell’accordo, siglato tra autorità israeliane e palestinesi, per porre fine allo sciopero della fame che circa 1500 prigionieri palestinesi portavano avanti da più di due mesi, e che è stato sospeso il 14 maggio.
 
Le 91 bare, che erano sepolte in una parte di un cimitero militare israeliano riservata ai “combattenti nemici”, sono state consegnate questa mattina all’alba alle autorità palestinesi, che le hanno avvolte nella bandiera palestinese e ne hanno inviate 12 a Gaza e 79 a Ramallah, dove verranno organizzate cerimonie speciali.

Le autorità israeliane hanno accettato anche altre richieste dei detenuti palestinesi in sciopero della fame. La concessione più importante è stata la rinuncia al rinnovo della cosiddetta “detenzione amministrativa” in caso di mancanza di prove: secondo i dati forniti dalla BBC questo consentirebbe la liberazione di circa 300 detenuti entro novembre. Un’altra delle richieste accettate da Israele riguarda la possibilità dei detenuti di ricevere visite più frequenti dai propri parenti.
 
Secondo il portavoce del governo israeliano Mark Regev, queste concessioni dovrebbero servire anche a riaprire i colloqui di pace con i palestinesi, bloccati dal dicembre 2010 dopo che Isreale si era rifiutato di fermare la costruzione di nuovi insediamenti da parte dei coloni in Cisgiordania.

Giovanni


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