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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Per il Post di Luca Sofri .... 01/06/2012

Segnalo questo articolo "polticamente corretto" tratto dal sito "Il Post" di Luca Sofri. Notiamo solo che in polticamente correttese i terroristi palestinesi diventano "palestinesi che sono morti nel corso di attacchi o attentati suicidi contro Israele organizzati dal 1975 ad oggi".

Ecco il pezzo:

Oggi il governo israeliano ha consegnato alle autorità palestinesi 91 bare contenenti i resti di altrettanti palestinesi che sono morti nel corso di attacchi o attentati suicidi contro Israele organizzati dal 1975 ad oggi. L’operazione era uno dei punti dell’accordo, siglato tra autorità israeliane e palestinesi, per porre fine allo sciopero della fame che circa 1500 prigionieri palestinesi portavano avanti da più di due mesi, e che è stato sospeso il 14 maggio.
 
Le 91 bare, che erano sepolte in una parte di un cimitero militare israeliano riservata ai “combattenti nemici”, sono state consegnate questa mattina all’alba alle autorità palestinesi, che le hanno avvolte nella bandiera palestinese e ne hanno inviate 12 a Gaza e 79 a Ramallah, dove verranno organizzate cerimonie speciali.

Le autorità israeliane hanno accettato anche altre richieste dei detenuti palestinesi in sciopero della fame. La concessione più importante è stata la rinuncia al rinnovo della cosiddetta “detenzione amministrativa” in caso di mancanza di prove: secondo i dati forniti dalla BBC questo consentirebbe la liberazione di circa 300 detenuti entro novembre. Un’altra delle richieste accettate da Israele riguarda la possibilità dei detenuti di ricevere visite più frequenti dai propri parenti.
 
Secondo il portavoce del governo israeliano Mark Regev, queste concessioni dovrebbero servire anche a riaprire i colloqui di pace con i palestinesi, bloccati dal dicembre 2010 dopo che Isreale si era rifiutato di fermare la costruzione di nuovi insediamenti da parte dei coloni in Cisgiordania.

Giovanni


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