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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Rassegna Stampa
14.05.2012 Usa: nemmeno i repubblicani sono immuni dal fanatismo pro-islamico
Chris Christie, un candidato da bloccare. Analisi di Daniel Pipes, Steve Emerson

Testata:
Autore: Daniel Pipes - Steve Emerson
Titolo: «La corsa di Chris Christie va fermata»

Riportiamo da IT.DANIELPIPES.ORG l'analisi di Daniele Pipes e Steve Emerson dal titolo "La corsa di Chris Christie va fermata".

Per l'originale in lingua inglese, cliccare qui

Un sondaggio realizzato nel mese di aprile dalla Quinnipiac University ha mostrato come Chris Christie fosse il più popolare dei candidati repubblicani e il favorito alla vicepresidenza degli Stati Uniti grazie ai suoi tagli di bilancio e per il fatto di tenere testa ai sindacati dei dipendenti pubblici. Ma il governatore del New Jersey ha un problema, in modo particolare la grana dell'Islam, che è di ostacolo alla sua possibile ascesa alla carica più alta. Ci rincresce di riportare che molto spesso lui si è schierato con le forze islamiste contro chi si preoccupa di salvaguardare la sicurezza e la civiltà degli Usa.

 

 

Derek Fenton accompagnato dalla polizia dopo aver bruciato alcune pagine di una copia del Corano nel 2010.

 

 

 

Ecco qualche esempio:

Nel 2008, quand'era procuratore generale del New Jersey, Christie abbracciò e baciò Mohammed Qatanani, imam del Centro islamico della contea di Passaic elogiandolo come "un uomo di gran buona volontà". Ha fatto questo dopo che Qatanani aveva pubblicamente inveito contro gli ebrei e contribuito all'attività di finanziamento di Hamas, un'organizzazione terroristica presente nella lista nera del governo americano e alla vigilia dell'udienza fissata per decretare la sua espulsione allo scopo di non vanificare una condanna israeliana per la sua appartenenza ad Hamas. Inoltre, Christie ha designato il viceprocuratore Charles McKenna come testimone caratteriale a favore di Qatanani…

Nel 2010, dopo che Derek Fenton aveva bruciato tre pagine di una copia del Corano durante una cerimonia di commemorazione dell'11 settembre, il suo datore di lavoro, il New Jersey Transit, ottenne da Christie l'approvazione per licenziarlo. Christie approvò a gran voce la fine di Fenton, anche se questo ha significato tutelare l'Islam a scapito del diritto costituzionale alla libertà di parola, e l'ha fatto dichiarando: "Non ho nessun problema a licenziarlo". L'Unione americana per le libertà civili (ACLU) ha rappresentato con successo Fenton perché riavesse il suo impiego.

Nel 2011, Christie ha nominato un islamista, Sohail Mohammed, alla Corte d'Appello del New Jersey. Il curriculum di Mohammed annovera una carica di consigliere generale dell'American Muslim Union (che ha asserito che un "commando sionista ha orchestrato gli attacchi terroristi dell'11 settembre"); un incarico di portavoce dei prigionieri musulmani che hanno fatto lo sciopero della fame perché finiti in carcere durante il Ramadan; la difesa di Sami Al-Arian, un operativo della Jihad islamica palestinese (la sua accusa, ha dichiarato Mohammed, "non è stata altro che una caccia alle streghe"), e infine una partecipazione alla difesa legale di Qatanani. Mohammed non è un legale degli islamisti, ma è uno di loro.

 

 

Il governatore Christie parla con Sohail Mohammed all'American Muslim Union.

Quando i membri della Commissione Giustizia del Senato del New Jersey hanno posto a Mohammed delle domande appropriatamente difficili riguardo al suo entusiasmo per il codice giuridico arcaico dell'Islam, la shari'a, Christie ha ridicolizzato i legislatori: "La shari'a non ha assolutamente nulla a che fare con questo [la nomina di Mohammed]. È pazzesco. È pazzesco. (…) Pertanto, questo affare della shari'a è uno schifo. È davvero pazzesco. E io sono stanco di avere a che fare con i matti. Intendo dire che è davvero fuori luogo accusare questo tipo solo a causa della sua formazione religiosa". Felice di quest'alzata di voce, il Council on American-Islamic Relations (Cair) ha ringraziato e plaudito Christie. 

Nel 2012, le rivelazioni secondo le quali il Dipartimento di Polizia di New York (NYPD) aveva posto sotto sorveglianza degli islamisti residenti nelle città di Newark e New Brunswick, in New Jersey, non hanno indotto Christie a esprimere parole di gratitudine piuttosto egli ha pronunciato parole d'indignazione, definendo l'azione arrogante e paranoica e deridendo il capo della polizia di New York Raymond Kelly come "colui che tutto sa e che tutto vede".

In breve, Christie ha abbracciato un membro di un'organizzazione terroristica, ha limitato i diritti alla libertà di parola, ha disdegnato la preoccupazione per l'islamizzazione e si è opposto agli sforzi antiterrorismo delle forze dell'ordine. Ogni volta che si pone il problema di toccare l'Islam, Christie si schiera dalla parte islamista contro chi – il Dipartimento di sicurezza interna, i senatori dello Stato, il Dipartimento di Polizia di New York, perfino l'ACLU – ha timore che l'islamismo rispettoso della legge eroda il tessuto della vita americana.

Secure America Now ha pubblicato un annuncio a tutta pagina il 19 marzo nel New Jersey Journal per protestare contro le ingerenze del governatore Christie nei tentativi di lotta al terrorismo del Dipartimento di Polizia di New York.

Due fattori rendono questo caso particolarmente curioso: in primo luogo, le politiche morbide sull'islamismo sono comuni fra i democratici ma rare tra i repubblicani (Grover Norquist è la più importante eccezione). In secondo luogo, Christie ha assunto una posizione palesemente pro-Israele, come si evince dai suoi discorsi e dal suo recente viaggio dal "New Jersey a Gerusalemme": ma è insolito che una presa di posizione pro-Israele vada di pari passo con la preoccupazione per la shari'a. Come si spiega la contraddizione di Christie?

Potrebbe essere che, se non fiscalmente, lui non sia un conservatore ma un moderato. Potrebbe essere una questione di ego: il governatore è davvero più brillante del resto di noi. Oppure, come suggeriscono molti analisti, potrebbe essere un cinico comportamento da doppiogiochista: i musulmani ottengono ciò che desiderano maggiormente, e così anche i sionisti, con ogni parte che ignora quello che Christie fa per l'altra. È interessante notare che il senatore Joseph Lieberman del Connecticut ha perseguito questa politica a doppio binario (morbida verso l'islamismo, forte riguardo a Israele) ed è diventato il candidato democratico alla vicepresidenza nel 2000.

Qualunque sia la ragione possiamo arguire che Chris Christie manca di quell'integrità morale, di quella solennità e di quel senso etico che sono necessari per essere vicepresidente degli Stati Uniti.

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