Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Mettere insieme due notizie che non sono collegate e non fornire i dettagli La disinformazione del quotidiano di Rocca Cannuccia
Testata: Il Manifesto Data: 10 maggio 2012 Pagina: 9 Autore: Redazione del Manifesto Titolo: «Due detenuti palestinesi in pericolo di vita»
Riportiamo dal MANIFESTO di oggi, 10/05/2012, a pag. 9, la breve dal titolo "Due detenuti palestinesi in pericolo di vita".
Khader Adnan, terrorista palestinese legato alla jihad islamica. E' stato il primo detenuto a fare lo sciopero della fame
Sulle detenzioni amministrative e sulla loro necessità per impedire attentati in Israele, IC si è già espressa ieri commentando l'articolo di Fabio Scuto (http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=4&sez=120&id=44451). A rendere 'interessante' la breve che pubblichiamo è la sua conclusione : " Intanto è stato scarcerato l’attivista italiano Marco, arrestato l’11 aprile a Hebron. Marco aveva scelto di rimanere in carcere e di opporsi alla deportazione. Alla fine è riuscito a vincere la sua battaglia. ". Che cosa c'entra con lo sciopero della fame dei detenuti palestinesi? Chi è questo non meglio specificato Marco? Perchè è stato arrestato? E quale battaglia avrebbe vinto? Ricordiamo alla redazione del Manifesto che il verbo inglese to deport in italiano si traduce con espellere, non deportare. E' questo il modo di fare informazione ? Ecco la breve:
Si teme per la vita dei due prigionieri politici palestinesi Bilal Diab e Thaer Halahleh. Giunti al 73esimo giorno di sciopero della fame contro la pratica della detenzione amministrativa (senza processo), le loro condizioni di salute sono critiche. Lunedì la Corte Suprema israeliana aveva rigettato il loro appello ma i due detenuti continuano lo sciopero della fame. Assieme a loro rifiutano il cibo altri 1.600 prigionieri rinchiusi nelle carceri di Israele. Il presidente dell’Anp, Mahmoud Abbas, ha lanciato un avvertimento: se anche solo uno dei palestinesi in sciopero della fame perderà la vita, «sarà un disastro, nessuno sarà in rado di tenere sotto controllo la situazione ». In Cisgiordania e Gaza proseguono le manifestazioni in sostegno della protesta nelle carceri. Decine di giovani ieri hanno sbarrato le porte di ingresso della sede dell’Onu a Ramallah. All’Università di Tel Aviv una sessantina di studenti palestinesi e una decina di attivisti israeliani hanno tenuto un sit-in di protesta. Intanto è stato scarcerato l’attivista italiano Marco, arrestato l’11 aprile a Hebron. Marco aveva scelto di rimanere in carcere e di opporsi alla deportazione. Alla fine è riuscito a vincere la sua battaglia.
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