Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Su affaritaliani.it, che mi arriva "di prepotenza" insieme all'Home page di Libero e quindi ogni tanto sbircio qualcosa lì dentro (l'impostazione del Sito, a mio parere, è "parzialmente" antisemita..., pardon, antisionista... ragion per cui da tempo mi sono cancellato), ho letto questa notizia su divorzio-poligamia & dintorni di cui riporto una parte con un copia/incolla:
"(...) E ora, sempre dalla Francia, arriva un nuovo attacco all'istituzione del matrimonio tradizionale. A lanciare la provocazione è la scrittrice francese Catherine Ternaux con il suo saggio "La polygamie: pourquoi pas?" ("La poligamia: perché no?" Ed. Grasset, 2012). Una tesi, la sua, che sta scandalizzando gran parte d'Europa. Nella mente evoca spontaneamente culture come quella dell'Islam tradizionalista o dei mormoni. "Mi sorprende piuttosto l'obbligo del divorzio per potersi risposare", commenta Ternaux sul quotidiano Le Matin. "L'unione plurale non è solo uno strumento di oppressione contro le donne. Se volontaria, è la forma di unione più vicina alla natura umana e non è meno morale della monogamia". Quello di Ternaux non è comunque un discorso solo al maschile: ce n'è per lui, ma anche per lei. La scrittrice teorizza la poligamia, la poliandria e la poliginia. Pari diritti all'uomo e alla donna. "A volte ci si separa perchè la convivenza è diventata impossibile e l'amore è finito, ma non è detto, invece, che in altri casi un sentimento possa continuare a convivere con lo sbocciare di una nuova relazione. E se le persone sono disposte ad accettarlo, dov'è il crimine? Trovo curiosa una condanna così forte da parte della società". La scrittrice comunque sa che la sua proposta è destinata a rimanere soprattutto una provocazione. "Viviamo in una società relativamente progressista, ma rimaniamo prigionieri di una vecchia eredità giudaico-cristiana basata sul controllo della sessualità" (...).
Nella mia infinita imbecillità domando: giacché ci siamo perché non demo-pluto-giudaico-massonica???... Che vor dì questo "richiamo"?... Che ci sta a fare il direttore di affaritaliani.it Angelo Maria Perrino al quale ormai troppo spesso "sfuggono" svarioni... antisionisti???... Già in passato, quando chiesi la cancellazione dal Sito, telefonai alla sua Redazione per la "quaestio" GERUSALEMME/Tel Aviv..., ma evidentemente, da quelle parti, sono diciamo così... un po' "prevenuti", a senso unico naturalmente... in stile "il manifesto" o Michele Giorgino... Shalom