Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Non è Israele a minacciare l'Iran, ma il contrario 17/04/2012
Copia di e-mail inviata a Sergio Romano:
Nella sua replica al libello poetico di Grass, lei sviluppa solo la questione nazi-antisemita della vicenda. Si sa che molti fascisti ed ex repubblichini italiani sono passati nelle file di sinistra e sono – guarda caso – i più virulenti anti-israeliani.
Ma il libello di Grass – e questa è la sostanza della questione - accusa Israele di essere lo stato più pericoloso al mondo a causa del suo potenziale nucleare (mai ammesso dallo stato ebraico). Anche nell’ipotesi del nucleare israeliano, Israele non ha mai – mai – minacciato di usare il nucleare contro i suoi vicini, né per difesa né tanto meno per attaccare. L’enigma nucleare israeliano è servito e serve come deterrente. Tutte le opzioni sul tavolo, per un eventuale attacco alle centrali iraniane, si condensano in attacchi aerei con l’uso eventuale delle americane bunker-bluster bombs, le bombe a penetrazione profonda che non sono in dotazione attualmente all’esercito israeliano. In compenso, l’Iran da anni afferma di voler “cancellare dalla mappa geografica Israele” (come affermato da Ahmadinejad a più riprese). Il libello di Grass, in definitiva, è un ennesimo attacco propagandistico contro Israele.