Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Germania: la diffusione aggressiva del Corano 25 milioni di copie da distribuire a ogni angolo di strada
Testata: Il Foglio Data: 14 aprile 2012 Pagina: 3 Autore: La redazione del Foglio Titolo: «Inonderemo la Germania con il Corano: il piano salafita»
Sul FOGLIO di oggi, 14/04/2012, a pag.3, con il titolo "Inonderemo la Germania con il Corano: il piano salafita", una interessante analisi della penetrazione della propaganda islamista in Germania.
Roma. Anche il Consiglio islamico centrale ha condannato l’iniziativa, perché trasforma il Corano in una “brochure”. Un’ondata di copie del testo sacro dell’islam, debitamente tradotte in tedesco, sta per invadere le maggiori città della Germania. Sarebbero 25 milioni gli esemplari da distribuire gratuitamente nelle principali isole pedonali dei centri urbani. Si parla di cento stand in trentacinque città, da Berlino ad Aachen, da Wuppertal a Mainz a Kiel, ma il grosso sarà concentrato nelle regioni del Nord Reno-Westfalia, Bassa Sassonia, Assia e Amburgo. Ideatore del progetto è Ibrahim Abou Nagie, un uomo d’affari di Colonia di origini palestinesi, un leader salafita che ha dato un nome perentorio al progetto: “Lies”, ovvero leggi. I fondi arrivano in parte dall’estero, in parte dalle comunità islamiche locali, soprattutto turche. A ogni musulmano tedesco è chiesto di acquistare un numero imprecisato di copie del Corano con una copertina rossa, in modo da finanziare così la distribuzione di un Corano con copertina blu ai cittadini di passaggio. Lo Spiegel scrive che l’iniziativa non ha precedenti nella storia della Germania. La propaganda a cui saranno sottoposti 80 milioni di tedeschi ha già messo in allarme il Verfassungsschutz, l’ufficio federale per la salvaguardia della Costituzione. In particolare c’è un video, girato da Nagie, ad aver attirato l’attenzione delle autorità: “I musulmani tedeschi devono fare di tutto per evitare che gli infedeli finiscano all’inferno per l’eternità”. “In linea di principio, non ci sarebbe nulla da ridire sulla diffusione di scritture religiose”, ha detto alla Reinische Post Günter Krings, vicecapogruppo al Bundestag del gruppo che raduna i due partiti di ispirazione cristiana, la Cdu e la Csu, “ma il movimento radicale dei salafiti mina la pace religiosa della nostra nazione con il suo comportamento aggressivo”. Anche dai socialdemocratici è arrivata la richiesta, al ministro degli Interni Hans-Peter Friedrich (Csu), di verificare la possibilità di dichiarare “fuorilegge” i gruppi salafiti. Gli islamisti propugnano l’introduzione del Corano “in ogni casa tedesca” e si parla già di 300 mila copie distribuite alla popolazione. Il ministero degli Interni ha avviato un’indagine sugli autori di un video di minacce a giornalisti che avevano criticato, nei giorni scorsi, l’azione del gruppo salafita. Secondo informazioni del quotidiano Welt, alcuni reporter del Frankfurter Rundschau e del Tagesspiegel erano stati oggetto di pesanti insulti (“maiali”, “scimmie”) e minacce in un video pubblicato su YouTube, in cui erano state diffuse informazioni e foto. L’attentatore dell’aeroporto di Francoforte, che nel marzo del 2011 sparò contro alcuni soldati statunitensi uccidendone due, era in contatto con i salafiti. E l’ascesa islamista avviene in un momento in cui la Germania fa i conti con il fallimento del multiculturalismo. “L’approccio multiculturale è fallito, completamente fallito”, ha scandito nel 2010 la cancelliera tedesca Angela Merkel. C’è stato il caso di Thilo Sarrazin, l’ex ministro delle Finanze e membro della Bundesbank, che nel libro “La Germania si distrugge da sola” affermava: “La forte presenza della comunità turca e l’immigrazione dai paesi musulmani rischiano in un paio di generazioni di cambiare il volto della Germania, trasformandola in un paese islamico”. Forte è la presa sulle comunità islamiche dell’organizzazione dell’ex “califfo di Colonia”, Metin Kaplan, estremista turco espulso dal paese. Secondo dati diffusi negli anni scorsi, sulle oltre 2.500 fra moschee e centri culturali islamici sparsi in tutta la Germania, quaranta sarebbero luoghi sospetti di “radicalizzazione e reclutamento”.
Per inviare al Foglio la propria opinione, cliccare sulla e-mail sottostante