Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Il museo di Hezbollah un luogo da pubblicizzare ? Ci pensa Nicola Perilli sul sito internet dell'Espresso
Testata: L'Espresso Data: 10 aprile 2012 Pagina: 1 Autore: Nicola Perilli Titolo: «Hezbollah da museo, tra memoria e propaganda»
Riportiamo dal sito internet dell'ESPRESSO l'articolo di Nicola Perilli dal titolo "Hezbollah da museo, tra memoria e propaganda".
il 'museo' di Hezbollah
Non comprendiamo il tono entusiastico di Perilli per il museo di Hezbollah, un monumento a un partito terrorista armato appoggiato dall'Iran. Perilli scrive che nel museo ci sono : " le 'glorie' militari che raccontano le gesta contro il nemico israeliano ". Glorie militari? Gesta contro il nemico israeliano? Come se fosse Israele l'aggressore, e non Hezbollah. Complimenti, Perilli, in poche righe è riuscito a capovolgere la storia. L'immagine che riproduciamo è solo una delle 12 a corredo del pezzo di Perilli. Come se un museo simile fosse un richiamo, una meta turistica culturale. Interessante anche l'ultima frase, quella che mette in guardia dal possibile attacco israeliano. Perilli non si chiede, invece, come possano vivere i bersagli delle città israeliane, evidentemente non contano. Invitiamo i nostri lettori a scrivere all'Espresso per l'incredibile e oltraggioso commento di Nicola Perilli: letterealdirettore@espressoedit.it Ecco il link alle altre illustrazioni e il pezzo:
Nel Sud del Libano, a Mleeta, è nato 'Mleeta Resistance Tourist Landmark' o come viene più confidenzialmente chiamato: 'Museo degli Hezbollah'. Una via di mezzo tra strumento di propaganda e voglia di memoria (iconografica). Qui sono in mostra, infatti, le 'glorie' militari che raccontano le gesta contro il nemico israeliano. Ci si muove tra manichini vestiti da mujaheddin, cannoni, carri armati e mezzi blindati israeliani, distrutti e catturati nel corso degli anni. Ma non solo: elmetti bucati da proiettili, resti di equipaggiamenti, artiglieria e contraerea. L'accesso al museo, approvato dal ministero del turismo libanese, però non è così semplice: bisogna superare diversi posti di blocco. La prudenza non è mai troppa, anche perché Israele ha dichiarato che, nel caso di un nuovo attacco, questo luogo sarà il primo obiettivo da distruggere.
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