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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Il Foglio - Il Giornale Rassegna Stampa
28.03.2012 Tariq Ramadan tenta di giustificare il terrorista di Tolosa negandone l'antisemitismo
ma l'odio per gli ebrei e Israele c'è, eccome. Commento di redazione del Foglio, cronaca del Giornale

Testata:Il Foglio - Il Giornale
Autore: Redazione del Foglio - Redazione del Giornale
Titolo: «Dissimulare Tolosa - Insulti razzisti e botte a un dodicenne. Aggredito davanti alla scuola ebraica»

Riportiamo dal FOGLIO di oggi, 28/03/2012, a pag. 3, l'editoriale dal titolo " Dissimulare Tolosa ". Dal GIORNALE, a pag. 13, la breve dal titolo " Insulti razzisti e botte a un dodicenne. Aggredito davanti alla scuola ebraica ".

Giustificare in qualche modo le azioni di Mohamed Merah, il terrorista di Tolosa, e sollevarlo dalle sue responsabilità, minimizzare il suo antisemitismo e il suo odio per Israele. Ci è riuscito Tariq Ramadan a pochi giorni dalla strage. André Glucksmann ha scritto un articolo al riguardo il 26/03/2012 (http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=2&sez=120&id=43926) e oggi è il Foglio a riportare la notizia. Silenzio sugli altri quotidiani. Perchè?
L'antisemitismo in Europa non si è mai esaurito, l'episodio del dodicenne pestato di fronte alla scuola ebraica di Tolosa è solo un altro segnale.
Ecco i pezzi:

Il FOGLIO - " Dissimulare Tolosa "


Tariq Ramadan

Mohammed Merah non ha ucciso i quattro ebrei di Tolosa e i tre soldati francesi perché motivato dall’islamismo, dall’antisemitismo o dall’odio per Israele. Il caso del franco-algerino è un caso di isolamento sociale, di alienazione urbana e proletaria, di mancanza d’affetto. E’ la tesi di Tariq Ramadan, l’islamista svizzero coccolato dall’intellighenzia occidentale e considerato uno degli ispiratori dell’islam europeo. Le sue idee su Tolosa Ramadan le ha depositate in una column pubblicata sui giornali francesi e in lingua inglese: “Un adolescente mai cresciuto, disoccupato, disturbato e incoerente”. Così Ramadan definisce l’attentatore. “La religione non era il problema di Merah”. E ancora: “Un cittadino francese frustrato per non aver saputo trovare un posto, dare un senso alla sua vita e al suo paese”. Fin dall’11 settembre Ramadan si è impegnato in una pericolosa opera di dissimulazione, tesa a negare le radici religiose dell’attentato alle Torri gemelle, delle bombe a Londra, della strage di musulmani in Iraq e Afghanistan, dell’assedio a Israele. Ramadan ha trovato sponda nella gauche parigina, a Downing Street, nelle aule di Oxford, negli Stati Uniti, dove è stato invitato a tenere lezioni e conferenze. Quanto scrive è importante perché svela la dissimulazione a cui è già stato sottoposto il massacro di Tolosa. Lo storico libanese americano Fouad Ajami ha scritto che Ramadan “padroneggia l’arte della ‘taqiyya’, la dissimulazione”. Una dissimulazione a cui si sono prestati anche i giornali nostrani. Fino a quando per la strage della scuola ebraica si sospettavano un manipolo di paracadutisti con simpatie neonaziste si sono spalmate le colonne dei giornali con articoli ed editoriali pensosi e sofferti sulla xenofobia e l’intolleranza. Non appena si è scoperto che il killer era un islamista, un orgoglioso antisemita sceso in guerra e che faceva parte di un network ben più vasto, cresciuto in seno al multiculturalismo francese, silenzio. Niente più editoriali indignati. Al culmine di questa campagna arriva il ritratto dello stragista di Tolosa come un triste cassaintegrato delle periferie, uno che cercava l’amore e che per caso ha insanguinato una scuola ebraica.

Il GIORNALE - " Insulti razzisti e botte a un dodicenne. Aggredito davanti alla scuola ebraica "


Liceo Ozar Hatorah

Un ragazzino di 12 anni è stato picchiato da un gruppo digiovani da­vantiallasua scuola ebraica Ozar Hatorah di Parigi. Lo riferisceJean-Paul Amoyelle, presidente della rete di istituti Ozar Hatorah in Fran­cia, spiegando che gli assalitori hanno aggredito il 12enne appena terminate le lezioni, urlando slogan antisemiti. Il pestaggio è avve­nuto nonostante l’alta sicurezza intorno alle scuole ebraiche e sina­goghe in Francia, in seguito alla strage di Tolosa in cui sono morti un rabbino e tre bambini ebrei.Amoyelle spiega che il ragazzino è stato pestato a circa 100 metri dall'entrata dell'istituto, fuori dalla visuale degliufficiali di polizia. Ilgiovane non ha riportato gravi ferite nell'ag­gressione, mentre al momento non è ancora chiarochisianogliauto­ri del pestaggio.

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