martedi` 13 maggio 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



Clicca qui






Dove è garantita la libertà di culto 12/02/2012

Credo che l'accordo sia tutt'altro che fuori luogo, sopratutto in un clima di precarietà  di equilibri come questo. I tesori della cristianità , seppur residenti in Israele o in Palestina, appartengono non solo simbolicamente ad una categoria culturale dal valore antropologico inestimabile: quella del senso religioso e spirituale di coloro che in questo investono un'intera esistenza. Israele non ha senso come popolo a sè, avulso dai contesti di un mondo, globalizzato o meno che sia e quanto si ha vicino non ci appartiene come totale diritto di possesso ma solo come compartecipazione di vita ad esso. Ecco perchè tutto il mondo compartecipa di un bene in qualsiasi luogo esso sia sulla terra, solo per il fatto che questo fa parte della vita di coloro che se ne sentono in qualche modo coinvolti. Perciò abbiamo il dovere di difendere questi luoghi e in particolare di far sì che essi conservino il significato che hanno per delle ragioni che appartengono ad una storia come quella del Cristo. Non vorremmo mai ad esempio, noi cristiani, veder trasformati questi luoghi in moschee che narrano un'altra storia.

Enrico Falcinelli

Su questo argomento pubblichiamo oggi una pagina con gli interventi dell'ambasciatore Sergio I.Minerbi, lo storico più illustre dei rapporti israelo-vaticani, e un nuovo intervento di Giulio Meotti, uscito sul sito israeliano Arutz Sheva e tradotto da IC in italiano.
Da noi solo una breve aggiunta: tutto vero quanto scrive, ma non va dimenticato il fatto che solo dal 1967 in poi, da quando cioè Gerusalemme è stata liberata dall'occupazione giordana ed è stata riunita alla madre patria, nella capitale, come in tutta Israele, la libertà di culto - qualsiasi culto - è garantita. Purtroppo questo è vero, nella regione, solo in Israele. Nei regimi musulmani, tutti, non è cosi.
Un saluto cordiale,
IC redazione


Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT