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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Il Giornale Rassegna Stampa
30.01.2012 La Turchia appoggia e finanzia Hamas
analisi di Fiamma Nirenstein

Testata: Il Giornale
Data: 30 gennaio 2012
Pagina: 13
Autore: Fiamma Nirenstein
Titolo: «Hamas cerca sponsor. Arriva la Turchia e sborsa 300 milioni»

Riportiamo dal GIORNALE di oggi, 30/01/2012, a pag. 13, l'articolo di Fiamma Nirenstein dal titolo "Hamas cerca sponsor. Arriva la Turchia e sborsa 300 milioni".


Fiamma Nirenstein, Ismail Haniyeh, Recep Erdogan

Hamas abbandona la nave che affon­da e ­cerca casa in un mare di difficol­tà
nuove. Ma ecco che si avvicina un nuo­vo sponsor, Erdogan e gli regala 300 milio­ni di dollari. Così si può ricapitolare la cor­rente situazione di una organizzazione che è nella lista europea e quella america­na del terrorismo internazionale.
Hamas lascia Damasco,anche se com’è ovvio smentisce, perché il suo sempiterno protettore, l’Iran, che ancora sponsorizza Bashar Assad di Siria, gli ha richiesto di combattere contro gli insorgenti, ovvero, in larga parte, la Fratellanza Musulmana, e Hamas ha rifiutato perché, comunque, ne fa parte. Quindi ha perduto il suo migliore mecenate e anche la sede. Cerca casa: dun­que, Mashaal ha fatto molte ispezioni. È ap­parso il Qatar come una cometa. Poi, ad Amman, dove sembra si trovi adesso, ma la monarchia permette di risiedere in for­ma personale, non ufficiale: la Giordania ha conosciuto momenti duri con i palesti­nesi. AlCairo, ancheselacasamadre, iFra­telliMusulmani, sonomaggioranza,almo­mento non c’è convenienza (lo scopo pri­mo­è un tono pragmatico e il cibo per 80 mi­lioni di persone!) nel mostrarsi mano nella mano con Hamas, feroce di nome e di fat­to. Andare tutti a Gaza, la cosa più natura­le? No, tutta la leadership sarebbe in caso di guerra alla mercé di Israele; e poi Ha­niyeh e Mashaal hanno un cattivo rappor­to. Haniyeh, primo ministro, è divenuto il volto pubblico, è lui che ha portato a casa il finanziamento turco. Insomma, dentro Hamas,si litiga: e anche chi vuole l’unifi­cazione con Fatah si trova contro Ha­niyeh. Per sottolineare la spaccatura, lui fa dichiarazioni in stile iraniano: «I giorni di Israele sono contati», dice e chiama a raccolta un «esercito arabo della jihad per la liberazione della Palestina». Ma gli arabi sono presi dai fatti loro. E anche l’Iran. Ed ecco che arriva il denaro turco.
www.fiammanirenstein.com

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