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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Informazione Corretta Rassegna Stampa
30.01.2012 IC7 - Il commento di Alberto Cavaglion
Dal 22/01/2012 al 28/01/2012

Testata: Informazione Corretta
Data: 30 gennaio 2012
Pagina: 1
Autore: Alberto Cavaglion
Titolo: «Il commento di Alberto Cavaglion»
Il commento di Alberto Cavaglion


 Alberto Cavaglion

Mai come quest’anno la riflessione sulla Memoria, in occasione del 27 gennaio, avrebbe dovuto riguardare l’Europa: il suo passato, il presente e, soprattutto, il suo futuro. A quanto ho visto, ma posso sbagliare, quasi nessuno invece ne ha parlato. Napolitano ha opportunamente citato la frase di Angela Merkel: “Se non avessimo l’Europa forse anche la nostra generazione si farebbe la guerra”.
    Vero, ma a giudicare dalle recenti copertine di “Der Spiegel” e da talune scomposte reazioni italiane, ad esempio nell’editoriale di venerdì 27 sul “Giornale” (A noi Schettino, a voi Auschwitz), quella di Angela Merkel e di Giorgio Napoletano sembra ancora essere l’Europa dei sogni. Sulle responsabilità della politica europea nella tragedia mediorientale vi sarebbe da dire molto, proprio in circostanze come questa del 27 gennaio, ma la crisi economica assorbe ormai ogni nostra energia e finisce con il farci dimenticare che l’Europa avrà un futuro soltanto se si assumerà pienamente la responsabilità che ha avuto nello sterminio degli ebrei.
   Su quella responsabilità sorvolano gli attuali governi europei, ma anche gli intellettuali non sono stati da meno. Colpisce, in questi giorni, ad esempio, la lettura di un breve (e magnifico) testo di un grandissim studioso di cui ricorreva questa settimana il centenario della nascita, Gianfranco Contini. In un reportage del 1946, scritto a margine di un congresso svoltosi a Ginevra intorno allo “spirito europeo”, amareggia vedere che nessuno degli illustri relatori accenna alla politica razziale del nazismo. E’ triste dover constatare che lo stesso Contini prende le distanze dalla bella affermazione di Jaspers su Gerusalemme “città europea” (Dove va la cultura europea?, Quodlibet, 2012, p. 28).


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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