Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Oggi ricordo frammenti di orrore… ..di terrore Nel giorno della Memoria oggi forti forti tornano a me memorie al cuore e alla mente, piange il primo affranto freme sì forte la seconda allor che il Male assoluto nel cieco Mondo con di questo l’assoluto strano a capir silenzio terrore orrore morte seminava e sappiam quanto! Risuonano ancor oggi i miei forti violenti passi per scacciar l’angoscia e la paura del momento come allora sul selciato largo e vuoto che alla vision inizia e da di una città spettrale di morte e di camini lungo le rive di un Danubio che pigro nella nebbia scorreva in una triste lontana giornata di Novembre dove spenta quei dì per non scorrer più la vita fu in modo atroce e vile di umane vite ah quante quante con il mio debol essere tramortito non atto fermo il moto mio a varcarne la soglia tremendo quel suono secco ancor lo sento delle scarpe mie quei gradini pochi ma tremedi di salita ma che nel pianto certo ben sicuro sentivo che povere Anime morte lì vicino leggendo il mio distrutto pensier errante benevoli a quel mio come irriverente vergognoso impedimento facevan come ai miei passi Amiche dolce compagnia. Corre il pensiero ancora e forte ai milioni ahi quanti di bimbi e bimbe nel fior degli anni mai cresciuti mai diventati grandi dove nella dolce oscurità che nella memoria ne protegge il sonno scandire sento da voce amica carezzevol nomi cognomi nazioni anni che per tanti la decina è alquanto un vanto speranze deluse spente: oggi bambini miei fanciulle mie non son a Binasco ma lontano e ripercorro come quel giorno lì nel silenzio affranto e nel dolore quel tratto buio ma dolce a Voi amico caro son qui presente ecco nello Yad Vashem che voi sempre ricorda e a ciascuno di Voi faccio oggi compagnia.