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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Israele non ha una Costituzione 08/01/2012

Io, non ebreo ma Sionista convinto, percepisco che gli Haredim (si compiacciono di chiamarsi timorati di Dio, ma mi domando quale sia il loro dio!) sono divenuti un problema per Israele non più trascurabile.
Approfittando delle maglie larghe della democrazia israeliana, si allargano a dismisura e creano pure problemi con la minoranza araba di Gerusalemme con le loro continue provocazioni.
Inoltre proliferano come i conigli e in alcuni casi superano persino il tasso di natalità degli arabi. E' una serpe che sta crescendo in seno alla democrazia israeliana e può divenire una minaccia più pericolosa degli stessi arabi.
Dal 1987, primo anno in cui ho messo piede in Israele, ad oggi, li ho visti crescere a dismisura creando in me un senso di fastidio epidermico per la loro supponenza, la loro arroganza e la loro ipocrisia.
Il fatto che i diversi gruppi in cui si si frammentano si trovino in antagonismo pure fra di loro, non significa che il pericolo sia meno grave.
Fanno molti meno danni negli USA che in Israele e ritengo che si debba cominciare a mettere in atto seri provvedimenti, perchè lo Stato sionista rischia di esserne travolto nel giro di non molti anni e con esso crollerebbe la sicurezza di un focolare ebraico aperto a tutti gli ebrei del mondo.
Anche in Israele urgono riforme alla carta costituzionale e agli ordinamenti nazionali. A quasi sessantaquattro anni dalla sua nascita, Israele deve aggiornare i propri ordinamenti ai mutati scenari interni ed internazionali per far fronte alle sfide future.

 Maurizio Del Maschio

Forse la risposta alle sue domande sta proprio nel fatto che Israele non ha una costituzione scritta, avendo mantenuto valide le leggi inglesi, che, come sa, non prevedono alcuna costituzione scritta. Da anni si discute se sia il caso di prevederne una, ma le tante difficoltà incontrate non hanno portato finora ad alcun risulato.
IC redazione


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