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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Conoscere la storia per giudicare con equilibrio 31/12/2011

Vi leggo-quasi- ogni giorno apprezzando  quanto fate e scrivete. persino  il Volli che , spesso, è sopra le righe nei suoi commenti( per ironia o sarcasmo. o per far trasparire il lato paradossale di quel che commenta.)  Ma ,con tutta la buona volontà, paragonare gli atteggiamenti di una parte dei Cristiani- decontestualizzando  i periodi storici e le motivazioni politiche e religiose sottese  al tempo nel quale avvennero- alle persecuzioni naziste mi sembra eccessivo e fuori luogo.

Saluti e Buon anno

Pier Angelo Sperati

risponde Ugo Volli:

Gentile lettore,
ammetto volentieri di stare fuori le righe nelle mie "Cartoline", che sono concepite come corsivi satirici, nel vecchio senso di "castigat ridendo mores". Ma il paragone delle persecuzioni operate da certi cristiani (non tutti, naturalmente) e la Shoà non è affatto esagerata.
Per molti secoli gli ebrei furono programmaticamente isolati, umiliati, impoveriti, imprigionati. Spesso furono costretti con la forza a conversioni non volute, furono sottratti loro con la violenza e l'inganno i figli (ancora nel 1858 a Bologna, il caso Mortara).
Gli ebrei che rifiutavano di convertirsi o che abiuravano da conversioni estorte furono torturati e bruciati vivi. Bande di esagitati cristiani massacrarono impunemente spesso intere comunità inermi, anche se alcune erano sotto la protezione di ecclesiastici e feudatari.
Le vittime furono a volte decine o centinaia di migliaia, come in Spagna dopo il 1492 o in Polonia e Ucraina dopo il 1666. I libri degli ebrei furono spesso bruciati pubblicamente, le loro autorità costrette a riti degradanti (anche a Roma sotto i papi, fino a Porta Pia), furono loro interdetti quesi tutti i mestieri e le proprietà immobiliari fuori dai ghetti, i matrimoni misti e in genere le relazioni amicali con cristiani furono proibiti.
Queste condizioni infami non dipesero solo dalla fede religiosa, ma anche dalla "razza". Fu l'Inquisizione spagnola, prima di Hitler, a traccare genealogie per generazioni e generazioni, alla ricerca di violazioni della "limpieza de sangre".
Non per caso Papa Wojtila sentì il bisogno di chiedere scusa agli ebrei per le persecuzioni subite ad opera della Chiesa

ugo volli


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