Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Dalla 'primavera araba' è nata l'Internazionale della Fratellanza Islamica contro la democrazia e l'Occidente. Analisi di Fiamma Nirenstein
Testata: Il Giornale Data: 14 dicembre 2011 Pagina: 19 Autore: Fiamma Nirenstein Titolo: «Attenti all’internazionale islamica. Impero da 250 milioni di persone»
Riportiamo dal GIORNALE di oggi, 14/12/2011, a pag. 19, l'articolo di Fiamma Nirenstein dal titolo "Attenti all’internazionale islamica. Impero da 250 milioni di persone ".
Fiamma Nirenstein
Tutti i giorni le primavere arabe ci propongono delle sciarade: perché per esempio il più importante comandante islamista delle nuove forze militari libiche invece di lavorare a casa sua è stato mandato in Turchia per aiutare il gruppo armato, ormai un esercito, in lotta contro Assad di Siria? Per quale motivo Abdullah Gül, presidente turco, diserta una conferenza mondiale a Vienna solo perchè il ministro israeliano della difesa Ehud Barak è presente, e dichiara Hamas e il suoi capo Khaled Mashal «sostenitori della democrazia »? Perché il premier Erdogan ha esortato i Paesi occidentali a riconoscere Hamas come «il governo legittimo» dei palestinesi e ha dichiarato Abu Mazen capo di «un governo illegittimo»? La risposta, come spiega lo storico Barry Rubin, è nella nascita della «Internazionale della Fratellanza Islamica», seconda al traguardo nel 2011 dopo la terza Internazionale Comunista nata nel 1919. Come ai tempi del comunismo, un gruppo ideologico formato da Stati si estende oggi a circa 250 milioni di persone, gli abitanti dell' Egitto, della Striscia di Gaza, del Libano oppresso dagli Hezbollah, della Libia, della Tunisia, probabilmente della Siria, e ormai anche di buona parte della Turchia: questi popoli con estrema probabilità sono o saranno governati da governi che stabiliranno la sharia; che avranno verso le altre religioni un atteggiamento di dominazione ( i cristiani e gli ebrei sono per loro, dhimmi , ovvero soggetti a tutela e a leggi speciali che includono il pagamento di decime) o, al peggio, di aggressivo assedio; che avranno come dogma lo stabilimento del califfato mondiale; che terranno verso le donne, gli omosessuali, i dissidenti, un atteggiamento duro e pericoloso. Fra i Fratelli Musulmani, nati nel 1928 e riemersi adesso dalla clandestinità imposta da dittatori gelosi, vige oggi un atteggiamento di reciproco sostegno economico e morale. Per esempio, Hamas dopo aver visto che Assad uccide e aggredisce i suoi «Fratelli» in Siria ( Hamas è parte della Fratellanza che lotta contro il raìs) sta lasciando Damasco e dividerà la sua leadership fra l'Egitto e il Qatar. In Egitto, l'Internazionale della Fratellanza ha il suo centro, come dire la Mosca dei bei tempi, e gli amici sono lieti di aiutare (ci sarebbero ormai fabbriche d'armi di Hamas nel Sinai, Gaza è molto più aperta a ogni traffico che ai tempi di Mubarak). Il Qatar invece è l'inopinato master delle rivoluzioni, un giocatore d'azzardo dell'estremismo, amico dell'Iran. Ma centrale è nell'Internazionale il rilievo di Istanbul che aiuta l'opposizione siriana, e che si è fatta sponsor di Hamas. L'Internazionale per ora non ha il suo inno che canta «Futura umanità!», ma non dovremo aspettare molto. Lo si canterà anche in Europa, dove ha centri di diffusione presso alcuni gruppi di immigrati. I gesti a carattere politico- religioso si moltiplicano: ad Amsterdam una folla ha aggredito il dibattito di due musulmani laici, la scrittrice canadese Irshad Manji e il verde olandese-marocchino Tofik Dibi. Il gruppo in causa si chiama Sharia4Belgium. In Belgio il gruppo ha impedito il dibattito dell'autore Benno Barnard che presentava un suo libro. Ad Anversa il gruppo ha stabilito una corte islamica per creare un sistema legale parallelo. Un buon inizio di califfato, fra tanti altri segnali. www.fiammanirenstein.com
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