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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Il Manifesto - Rainews 24 Rassegna Stampa
09.12.2011 Israele ammazza due terroristi della Striscia
Michele Giorgio e Rainews 24 uniti nel disinformare su Israele, sempre dalla parte di Hamas

Testata:Il Manifesto - Rainews 24
Autore: Michele Giorgio - Redazione di Rainews24
Titolo: «Missile israeliano sparato nel pieno centro di Gaza city»

Riportiamo dal MANIFESTO di oggi, 09/12/2011, a pag. 9, l'articolo di Michele Giorgio dal titolo "Missile israeliano sparato nel pieno centro di Gaza city".


Michele Giorgio

Michele Giorgio riporta la notizia di un missile sparato da Israele contro Gaza. L'esplosione " ha ucciso sul colpo due palestinesi, Issam e Subhi al Batsh (zio e nipote), delle «Brigate Ayman Juda», una cellula dei «Martiri di al-Aqsa», formazione armata vicina a Fatah molto attiva all’inizio della seconda Intifada, che, almeno ufficialmente, non è più operativa in Cisgiordania.". Il missile non ha ucciso due semplici 'palestinesi', ma due terroristi. La loro specifica appartenenza ad un cellula che, secondo Giorgio non è più operativa in Cisgiordania, non cambia la sostanza.
Giorgio rileva un aumento delle violenze, ma lo rileva solo basandosi sulle risposte israeliane. Tutti i razzi che continuano a venir lanciati dalla Striscia contro Israele non sono menzionati nel pezzo. Stonerebbero con l'immagine dei terroristi della Striscia vittime delle torture israeliane.
Giorgio scrive : "
Tra venti giorni peraltro cade il terzo anniversario dell’inizio dell’offensiva israeliana «Piombo fuso» costata la vita a 1.400 palestinesi di Gaza, tra i quali centinaia di civili. ". Giorgio è bravissimo a tenere il conto delle vittime palestinesi durante Piombo Fuso, ma non lo è altrettanto a specificare le cause della guerra, nè che, se ci sono state così tante vittime fra i civili, è perchè Hamas li ha usati come scudi umani. Piombo Fuso è stata la risposta israeliana al lancio di razzi contro la Striscia, razzi qassam che Giorgio nei suoi articoli definisce sempre 'artigianali', come se questo li rendesse meno micidiali. Giorgio ha mai provato a ricevere sul tetto della propria casa un razzo artigianale e uno industriale? Saprebbe specificare quale dei due è meno letale se centra un essere umano?
Giorgio continua :"
Le esplosioni certo non fanno differenza tra uomini armati e civili e, specie negli anni passati, quando questo tipo di uccisioni erano frequenti, non pochi passanti palestinesi (tra i quali donne e bambini), sono stati uccisi dai missili sganciati dall’aviazione israeliana contro «obiettivi mirati».". Purtroppo anche con gli obiettivi mirati c'è un margine di errore. Ma, contrariamente a ciò che fa Hamas, che lancia gli ordigni contro la popolazione civile, Tzahal spara contro obiettivi militari.
Giorgio lamenta l'uccisione di alcuni passanti nel corso di queste operazioni. Si tratta di errori, gravissimi, ma errori. Quando pochi mesi fa Hamas ha sparato un razzo contro uno scuolabus (ben riconoscibile dal colore giallo) assassinando un ragazzino però Giorgio non ha scritto nulla. Nessuna compassione per uno studente che tornava a casa da scuola? No, ovviamente, la compassione di Giorgio è sempre solo a senso unico.
Giorgio, poi, critica il sindaco di Gerusalemme per la decisione di abbattere una passerella di legno che collega il Kotel alla Spianata delle Moschee e scrive : "
 I lavori dovrebbero cominciare presto e si temono incidenti in una zona da sempre ad alta tensione, teatro negli anni passati di violenze. Nel settembre 2000 furono proprio i morti sulla Spianata delle moschee, dopo una provocatoria «passeggiata» nel sito islamico fatta dall’ex premier Ariel Sharon, ad innescare la seconda Intifada palestinese". Solo un ingenuo può credere sul serio che la Seconda Intifada sia stata scatenata dalla passeggiata di Ariel Sharon sulla Spianata delle Moschee. Una simile catena di attentati terroristici è stata preparata con cura per mesi, la passeggiata di Sharon è stata solo un pretesto, non la causa, come hanno dichiarato diversi capi militari palestinesi agli ordini di Arafat.  Giorgio scrive di morti sulla Spianata delle Moschee, ma nemmeno una sillaba sulle vittime della seconda intifada, vittime di attentati terroristici suicidi, 'colpevoli' di essere israeliane.
Ma non c'è da meravigliarsi, la memoria di Giorgio, come al solito, è selettiva. Tiene a mente solo i numeri favorevoli alla causa palestinese. I numeri che potrebbero far nascere qualche dubbio sulla sua bontà, vanno ignorati, dimenticati, cancellati.


Notiamo che sulla stessa falsariga del pezzo di Giorgio, sono i servizi di RAINEWS 24 delle 07.30 del mattino del 07/12/2011 e di stamattina.
Solite immagini strappalacrime dei parenti delle vittime palestinesi, accuse di Hamas, numero di morti. Tutto ben documentato, ma nessun accenno ai razzi di Hamas contro Israele.
Invitiamo i lettori di IC a scrivere a Corradino Mineo, direttore di Rainews24 per chiedergli se prepara i servizi da Israele e Gaza seguendo le indicazioni di Hamas e se questo è il modo corretto per informare i telespettatori.
http://www.rainews24.rai.it/it/contacts.php.
Ecco l'articolo di Michele Giorgio:

Un «omicidio mirato» in pieno centro, a Gaza city. Un aereo israeliano, con ogni probabilità un drone, ieri ha sganciato unmissile a guida computerizzata contro un automobile nei pressi di via Omar al Mukhtar, una delle arterie più importanti e affollate del capoluogo della Striscia di Gaza. L’esplosione ha ucciso sul colpo due palestinesi, Issam e Subhi al Batsh (zio e nipote), delle «Brigate Ayman Juda», una cellula dei «Martiri di al-Aqsa», formazione armata vicina a Fatah molto attiva all’inizio della seconda Intifada, che, almeno ufficialmente, non è più operativa in Cisgiordania. Almeno tre i feriti, tra i quali, secondo fonti locali, anche un bambino.
Ieri sera è scattata puntuale la risposta delle «Brigate Ayman Juda». Un razzo è stato lanciato da Gaza verso il Neghev israeliano dove è caduto senza provocare vittime o danni. L’escalation comunque è nell’aria.
Tra venti giorni peraltro cade il terzo anniversario dell’inizio dell’offensiva israeliana «Piombo fuso» costata la vita a 1.400 palestinesi di Gaza, tra i quali centinaia di civili. Da tempo non si registrava in pieno centro a Gaza city un «omicidio mirato», ossia l’esecuzione extragiudiziale di miliziani palestinesi. Un attacco che spesso coinvolge persone innocenti.
Le esplosioni certo non fanno differenza tra uomini armati e civili e, specie negli anni passati, quando questo tipo di uccisioni erano frequenti, non pochi passanti palestinesi (tra i quali donne e bambini), sono stati uccisi dai missili sganciati dall’aviazione israeliana contro «obiettivimirati».Molti altri sono rimasti feriti.
Ieri, ad esempio, la deflagrazione ha danneggiato tre autobus dai quali poco prima erano scesi gruppi di studenti. Il governo di Hamas, attraverso il suo portavoce Taher Nunu, ha chiesto l’intervento delle Nazioni unite e dell’Egitto per «bloccare le aggressioni israeliane». Da parte sua Israele sostiene di aver annientato una «cellula terroristica che pianificava attacchi nel suo territorio». Uno dei due uccisi, Issam Batsh, 45 anni, era accusato dall’esercito israeliano di aver organizzato l’attentato kamikaze di Eilat nel gennaio del 2007 in cuimorirono tre persone. Batch, sempre secondo il portavoce militare, aveva preso parte anche alla pianificazione degli attacchi dello scorso agosto lungo il confine con l’Egitto, nei quali sono rimasti uccisi nove israeliani, alcuni dei quali civili. L’accaduto potrebbe innescare una escaltion dopo la calma relativa delle ultime settimane, mentre la tensione sale anche a Gerusalemme Est.
Il Comune (israeliano) ha annunciato che, nonostante le proteste delle autorità islamiche, farà smantellare la passerella di legno che dall’area del Muro del pianto porta alla Spianata delle moschee di Al-Aqsa e della Roccia. Esponenti islamici hanno respinto le motivazioni fornite sino ad oggi dalle autorità comunali e denunciato un presunto tentativo di danneggiare l’area delle moschee. I lavori dovrebbero cominciare presto e si temono incidenti in una zona da sempre ad alta tensione, teatro negli anni passati di violenze. Nel settembre 2000 furono proprio i morti sulla Spianata delle moschee, dopo una provocatoria «passeggiata» nel sito islamico fatta dall’ex premier Ariel Sharon, ad innescare la seconda Intifada palestinese. Incombe peraltro una ulteriore espansione della colonizzazione israeliana a Gerusalemme Est. Sempre il Comune ieri ha dato il via all’espansione della colonia ebraica di Maaleh David, costruita negli anni ’90 nel quartiere palestinese di Ras el-Amud, ai piedi delMonte degli Ulivi, zona araba di Gerusalemme occupata da Israele nel 1967.

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