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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Il Giornale - L'Unità Rassegna Stampa
29.11.2011 La Siria presiede il consiglio dei diritti umani all'Unesco
anche se l'Onu l'ha appena condannata per crimini contro l'umanità. Commento di Vittorio Dan Segre

Testata:Il Giornale - L'Unità
Autore: Vittorio Dan Segre - Redazione dell'Unità
Titolo: «Farsa Unesco, la Siria ai Diritti umani - L’inchiesta Onu: Commessi crimini contro l’umanità»

Riportiamo dal GIORNALE di oggi, 29/11/2011, a pag. 15, l'articolo di Vittorio Dan Segre dal titolo " Farsa Unesco, la Siria ai Diritti umani ". Dall'UNITA', a pag. 21, la breve dal titolo "  L’inchiesta Onu: «Commessi crimini contro l’umanità»", preceduta dal nostro commento.
Ecco i pezzi:

IL GIORNALE - Vittorio Dan Segre : " Farsa Unesco, la Siria ai Diritti umani "


Vittorio Dan Segre, Bashar al Assad

Carnevale è ancora lontano ma il fatto che il blocco dei Paesi arabi al Comitato esecutivo dell' Unesco abbia eletto la Siria mem­bro del Comitato incaricato di oc­cuparsi dei diritti umani in quella Agenzia potrebbe diventare la bar­zelletta dell'anno. Persino il Diretto­re Generale dell' Unesco Irina Bo­kova ha dichiara­to che la decisione del Comitato ese­cutivo nei confron­ti della quale non può intervenire «non è stata feli­ce ». Dopo l'elezio­ne all'Unesco dell' ancora inesisten­te Stato palestine­se che ha portato alla sospensione dei contributi fi­nanziari america­ni, inglesi e cana­desi, quest'ultima prova di irreali­smo arabo potreb­be mettere in crisi l'Unesco stesso. Rende più assur­do questo voto il fatto che è avvenu­to alla vigilia dell' espulsione della Siria dalla Lega Araba, fatto senza precedenti an­che se potrebbe non essere defini­tivo dal momento che alla Siria è stata lasciata aperta una strada di ritirata che potrebbe essere quel­la dell'accettazione di osservatori arabi sul comportamento delle forze di sicurezza. La Lega Araba è stato uno dei maggiori insuccessi del panarabismo. Creata nel 1945 per volontà di Anthony Eden co­me strumento per rafforzare l'in­fluenza britannica nel Medio Oriente, era nota per la sua impo­tenza decisionale salvo che nei confronti di Israele. Per cui espel­lere la Siria è un avvenimento. An­zitutto perché la Siria è il cuore dell'arabismo e la sua disgregazio­n­e servirebbe a sviluppare le ambi­zioni delle minoranze che com­pongono la sua popolazione e che hanno il loro fulcro fuori dai confi­ni siriani. In secondo luogo per­ché la riluttante decisione della Lega evidenzia la preoccupazio­ne provocata dalla la rivolta araba nelle dirigenze arabe. Che si tratti di sostenitori della rivolta anche solo a parole (come l'Egitto e Gior­dania) o di oppositori (come l'Ara­bia Saudita) è evidente che i grup­pi di potere nel mondo arabo- mi­­litari, economici, religiosi o etnici - si sentono minacciati dalla ma­rea di sdegno, povertà, ingiustizia sociale, corruzione dilagante nel­le popolazioni. Basterebbe del re­sto un dato del Rapporto annuale dell'Onu sullo sviluppo del mon­do arabo a spiegarlo: il numero di libri tradotti nell'intero mondo arabo forte di mezzo miliardo di individui è inferiore al numero dei libri tradotti in Spagna. (I No­bel arabi sono nove volte meno di quelli israeliani, Paese di 7 milio­ni di abitanti). L'attuale crisi del mondo arabo è crisi di modernità, non una crisi endemica nella natu­r­a araba come molti amano crede­re. Di questa crisi le classi dirigen­ti politiche, sociali e religiose san­no di essere responsabili, anche se rifiutano di ammetterlo.
Infine l'espulsione della Siria dalla Lega potrebbe causare quel­lo che pressioni internazionali, sanzioni, attentati e l'uccisione di migliaia di manifestanti sono sta­te
incapaci di provocare: la cadu­ta del regime di Assad. Quello che la Lega provocherebbe sarebbe quello che questa associazione impotente ha sempre cercato di evitare: la lotta di arabi contro ara­bi; la giustificazione dell'interven­to straniero in particolare quello turco di cui gli arabi non dimenti­cano il «colonialismo ottomano» contro cui si rivoltarono nella pri­ma guerra mondiale ottenendo il diritto alla autodeterminazione e alla sovranità. Nell'immediato, poi, le sanzioni della Lega porreb­bero fine alla circolazione di beni e persone siriane nel mondo ara­bo e provocherebbero disastrosi effetti bancari.
Se Assad non accetterà un com­promesso che potrebbe essere quello richiesto la settimana scor­sa dalla Lega di inviare osservato­ri per controllare la verità dei mas­sacri, per lui potrebbe significare la fine, nonostante il sostegno che ancora gode all'interno da parte delle minoranze alawita, cristia­na, curda e drusa.

L'UNITA' - "  L’inchiesta Onu: «Commessi crimini contro l’umanità»"

L'Onu accusa la Siria di aver commesso crimini contro l'umanità. Giusto. Però la cosa non avrà nessun seguito, perchè apprendiamo dall'articolo di Vittorio Dan Segre pubblicato in questa pagina che la Siria è entrata a far parte del Consiglio dei Diritti Umani Onu. L'Onu non ha voluto o non è stata in grado di bloccare questo paradosso. Il che svela solo quanto inutile sia come istituzione. Un'associazione terzomondista che mette nel consiglio per i diritti umani la Siria, in quello per la tutela dei diritti delle donne c'è l'Iran. Un'associazione che, per come è strutturata, non ha motivo di esistere e andrebbe smantellata, trasformandola in una ONU degli stati democratici.
Ecco il pezzo:

L’esercito siriano e le forze di sicurezza del presidente Bashar al Assad hanno commesso «gravi violazioni dei diritti umani», commettendo «crimini contro l’umanità» nelle azioni di repressione delle manifestazioni pacifiche anti governative. Lo ha stabilito la Commissione di inchiesta indipendente delle Nazioni Unite sulla Siria. Secondo il rapporto di40pagine, le forze diAssad«hanno uccisoalmeno256bambini». Ilrapporto è basato su documentazione e interviste a 223 vittime dirette, testimoni e disertori di diversi corpi delle forze di sicurezza. Secondo la Commissione, «l’ordine di sparare edi maltrattare i civili è partito dal livello più alto delle forze di sicurezza e del governo e non ha risparmiato neanche i bambini, vittime di torture e violenze sessuali». «La commissione è fortemente preoccupata che crimini contro l’umanità siano stati commessi in diverse zone del Paese nel periodo in esame», spiega il rapporto, che parla di «esecuzioni sommarie,arresti arbitrarietorture,incluse le violenze sessuali». Più in generale, secondo il rapporto, «le forze di Stato hanno sparato indiscriminatamente contro manifestanti disarmati, in gran parte dei casi mirando alla partesuperiore del corpo,compresala testa ». Uccisi numerosi disertori.

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