Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Amos Oz, Il monte del cattivo consiglio 24/10/2011
Il monte del cattivo consiglio Amos Oz Traduzione di Elena Loewenthal Feltrinelli Euro 17
Ultimi giorni del Mandato Britannico in Palestina, tra il ’46 e il ’47. Gerusalemme dipinta in ogni suo respiro, luce, cespuglio, pietra: par di toccarla, di sentirne il sole, il tramonto rubino, il cielo. Le tre storie che Amos Oz scrisse nel 1978 si svolgono soprattutto nel neonato quartiere di Tel Azra, popolato quasi solo da profughi dall’Europa in fiamme, borghesi e profeti alle prese con l’invenzione di una vita nuova e assai più miserevole, posseduti dalla nostalgia quanto dalla determinazione a veder nascere Israele. I bambini sono fondamentali, sono loro le voci narranti di due racconti su tre, sono loro a voler affidare a Hans Kipnis invitato al gran ballo dell’Alto Commissario inglese aut-aut definitivi: “Ditegli che se ne vadano di qui”, “rimarremo fino all’ultimo respiro”. Sono loro, i bambini abbronzati, a voler e a dover imparare l’arte della guerra, mentre i grandi ancora si chiedono “che succederà?” dopo la partenza degli inglesi. Anche gli adulti, anche i malati, però iniziano a preparare sacchi di sabbia e molotov, ”perché sui monti tutt’intorno alla città il nemico aveva piantato fortini di cemento, bunker, batterie di cannoni. E aspettava”. Che meraviglia Amos Oz.