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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Avvenire Rassegna Stampa
12.10.2011 A proposito dell' articolo di Giorgio Israel sul quotidiano della CEI
Le lettere di due lettori al direttore Marco Tarquinio e sua risposta

Testata: Avvenire
Data: 12 ottobre 2011
Pagina: 31
Autore: Marco Tarquinio
Titolo: «Terra Santa, vie e ragioni di pace»

Riportiamo da AVVENIRE del 12/10/2011, a pag. 31, la risposta di Marco Tarquinio, direttore del quotidiano, a due lettori dal titolo " Terra Santa, vie e ragioni di pace ".
Notiamo che le ragioni addotte dal direttore di Avvenire, non erano mai state prese in considerazione dalle direzioni precedenti.


Marco Tarquinio
Ecco le due lettere seguite dalla risposta:

 Caro direttore, concordo pienamente con quanto scrive Giorgio Israel sulla situazione del conflitto israelo-palestinese e sulle possibili vie di uscita. Dal 1987 mi reco in quella regione e mi sono fatto un'idea sufficientemente chiara attraverso interviste, colloqui e scambi di opinione con ebrei e arabi israeliani e palestinesi, di Samaria, di Giudea e di Galilea. Credo che molto possa ancora essere fatto dai cristiani, dai cattolici in particolare, per capire le ragioni degli uni e degli altri e per aiutare a giungere alla formazione di due Stati sovrani e democratici (uno lo è già ed è Israele, pur con tutte le défaillances presenti in tutti gli Stati democratici), reciprocamente rispettosi e garanti della convivenza.
Maurizio Del Maschio

Gentile direttore, vi ringrazio per la pubblicazione dell'articolo di Giorgio Israel su Avvenire di sabato 8 ottobre, di tutt'altro tenore rispetto all'intervista al politologo egiziano di qualche settimana fa. Qui riconosco lo stile del "mio" quotidiano cattolico: equilibrato, non fazioso, intelligente, curioso, controcorrente (ossia non prono al politicamente corretto imperante sui media nazionali). Continuate a illuminarci, anche voi contribuite a rendere l'aria più respirabile, secondo l'auspicio del cardinale Bagnasco. Buon lavoro. Bruno Gandolfi, Bolzano

Marco Tarquinio risponde:
Proprio per esercitare, come dice il signor Gandolfi, uno sguardo «equilibrato, non fazioso, intelligente, curioso, controcorrente», Avvenire offre spunti di riflessione e cerca e accoglie opinioni significative, non sempre collimanti tra loro (e con le nostre) ma spesso utili per comprendere i motivi del doloroso conflitto che piaga, da più di 60 anni, il Vicino Oriente e la Terra Santa per individuare le vie e le ragioni della convivenza nella libertà e nella giustizia tra i popoli e le comunità religiose. So che non tutti condividono in toto l'analisi di Giorgio Israel, ma io ne apprezzo molto la profondità e credo che possa essere assai utile a chi ha davvero a cuore il bene della pace.

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lettere@avvenire.it

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