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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Ugo Volli
Cartoline
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Vi è mai capitato di essere fulminati ? 04/10/2011
Vi è mai capitato di essere fulminati ?
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli
 
Cari amici, vi è mai capitato di essere fulminati nella vita? Non da una scossa elettrica vera e propria, voglio dire, ma da uno sguardo, da un sorriso, da un discorso, dalla scena di un film o di uno spettacolo teatrale, da una frase musicale, da un pensiero... A me è successo molte volte, lo confesso con gioia. E' una situazione che ti fa sentire più ricco di energia, come se vivessi di più, che ti apre nuove immagini e nuove possibilità, che ti prende profondamente.
 A ogni libro che leggo, a ogni conferenza che ascolto, a ogni spettacolo e mostra che vedo, ormai non più a ogni persona (quand'ero giovane lo ammetto, sì, o almeno spesso) chiedo di farmi innamorare, di "fulminarmi", di portarmi in questo stato di scoperta e di rivelazione.

Be' oggi, scorrendo con uno sguardo inevitabilmente critico e pessimista le notizie dal mondo che mi servono a preparare queste cartoline, sono stato fulminato. Innamorato no, anzi piuttosto disgustato. Ma fulminato sì, colpito e illuminato. Da una frase.
Ve la riporto qui, anche se non pretendo che condividiate. C'è bisogno solo di una premessa. Dovete sapere che io nutro una sorta di passione entomologica per i dirigenti palestinesi. C'è chi studia le vipere, chi spia affascinato le mosse degli scorpioni, chi preferisce collezionare meduse, termiti, lombrichi. Io mi interrogo sugli Abu Mazen, gli Arafat, i Mashal: come gli sarà venuta una faccia così? Come si sentono ad andare a dormire tenendo in ostaggio da cinque anni un ragazzo come Ghilad Shalit? Quando decorano un terrorsita che ha ammazzato una trentina di bambini, o ha sterminato una famiglia, che gli passa per la testa? E dei danni che infliggono al loro popolo, sono consapevoli? Mi interrogo, e naturalmente non ho risposta. Poi oggi ho letto una frase. Eccola:

"With regard to upcoming rounds of talks with Fatah, Hayya explained that Fatah and Hamas had not set a date for such talks but said agreement was nearly reached on holding a meeting soon, adding that arrangements had not yet been made. [rispetto al prossimo ciclo di incontri con Fatah, Hayya ha spiegato che Fatah e Hamas non hanno stabilito una data per tali colloqui, ma ha detto che era stato quasi raggiunto un accordo sul tenere un incontro presto, aggiungendo però che le decisioni vere e proprie non erano stati ancora fatte]".(http://www.qassam.ps/news-4966-Mashaal_No_alternative_to_resistance.html)

Non è meraviglioso?  Non ha caso, il Khalil al-Hayya che parla è membro di un organo di Hamas che sul sito – organo ufficiale di Hamas il cui nome è tutto un programma "Al Qassam" – è definito "politburo".
 Vi sembrerà banale, ma a me dice tutto: questi sono terroristi, ma non romantici guerriglieri, non zelanti martiri mistici di una divinità crudele e neppure primitivi combattenti tribali, bensì burocrati della morte, istruiti alla scuola sovietica a istituire politburo, a distinguere fra l'agreement e l'arrangement, fra il quasi accordo e l'accordo, la data e il presto.
Gente del genere, come hanno abbondantemente fatto i comunisti in Urss, è in grado di ammazzare in maniera statistica, di darsi degli obiettivi di distruzione del nemico e di verificarli sulla carta millimetrata, senza assolutamente mai farsi turbare dalla dimensione umana delle cose – che usano però abbondantemente nella loro propaganda.
Sono il mostruoso incrocio dell'inumanità strategica dei movimenti totalitari del XX secolo (comunismo e nazismo da questo punto sono la stessa cosa) e del fanatismo religioso del Medioevo islamico. Per questo piacciono ai nostalgici dell'uno e dell'altro regime – e anche agli utili idioti che credono davvero alla liberazione dei popoli, al debito dell'Occidente nei loro confronti e magari al popolo deicida

Ugo Volli

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