Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
allego copia di una mia email inviata al direttore de La Stampa
Cordiali saluti
Daniele Coppin
Egr. Direttore, l'intervista ad Abu Mazen pubblicata sull'edizione odierna del Suo quotidiano, a firma di Rachida Dergham, rappresenta un pessimo esempio per la sua acquiscenza nei confronti del soggetto intervistato e per la tendenziosità del contenuto. Possibile che non si riesca più a leggere un'intervista vera, in cui l'intervistatore (in questo caso, l'intervistatrice), anzichè fornire un'occasione all'intervista per fare propaganda, lo incalzi con le domande necessarie a chiarire le ambiguità. Perché, ad esempio, ll'intervistatrice non ha chiesto ad Abu Mazen cosa intendesse quando, all'ONU, ha parlato di territori occupati da sessant'anni? Forse che per il leader dell'ANP il territorio di Israele dovrebbe essere parte della Palestina?! E come concilia questa sua affermazione con l'altra, fatta sempre da Mahmud Abbas (alias Abu Mazen) nello stesso discorso, in cui diceva di non voler delegittimare Israele? Se considera Territori palestinesi occupati anche il territorio di Israele di fatto delegittima Israele. E, ancora, poteva chiedere perchè, visto che Abu Mazen ha chiesto il riconoscimento della Palestina sulla base della risoluzione 181 del 1947 (respinta dagli Stati Arabi perchè prevedeva la creazione di uno Stato "arabo" e di uno "ebraico"), non gli è stato chiesto il motivo del suo rifiuto a riconoscere il carattere "ebraico" di Israele? E come mai nell'intervista non si fa riferimento alcuno all'obiettivo dichiarato dai leader arabi, sia nel 1948 che nel 1967, di distruggere Israele, magari riocrdando anche i famosi "Tre No" della Dichiarazione di Karthoum (dopo la Guerra dei Sei Giorni): "no alla pace con Israele, no a negoziati con Israele, no al riconoscimento di Israele"? Un'intervista fatta col tappeto rosso da un'intervistatrice evidentemente di parte che non fa onore a Lei, Direttore, ed al suo autorevole quotidiano.