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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Il Giornale Rassegna Stampa
28.09.2011 Fin dove arriva la follia del multiculturalismo in Svizzera
commento di Fiamma Nirenstein

Testata: Il Giornale
Data: 28 settembre 2011
Pagina: 13
Autore: Fiamma Nirenstein
Titolo: «E ora i musulmani attaccano la croce sulla bandiera svizzera»

Riportiamo dal GIORNALE di oggi, 28/09/2011, a pag. 13, l'articolo di Fiamma Nirenstein dal titolo "E ora i musulmani attaccano la croce sulla bandiera svizzera".


Fiamma Nirenstein, la bandiera della Svizzera, Ivica Petrusic

Sta per partire una grande campagna della lobby musulmana immigrata in Svizzera che conta ormai il 5 per cento della popolazione, 400mila immigrati, per cancellare il brand storico di quel Paese, la croce sulla bandiera. Quel simbolo offende il multiculturalismo, dice Ivica Petrusic, presidente di Second@plus, una lobby di stranieri di seconda generazione. Propone una bandiera con i colori verde rosso e giallo della repubblica elvetica del 1799, e fa notare che «somiglia a quella della Bolivia e del Ghana. Rappresenterebbe una Svizzera più progressista e aperta». Boh, intanto genitori musulmani hanno ottenuto da un tribunale che i loro bambini frequentino le lezioni in «burkinis», un costume che copre tutto il corpo, e le donne cercano di andare in tutti i luoghi di lavoro col loro hijab. Ma la Svizzera combatte per la sua identità: un gruppo di supermarket ha osato proibire il hijab al lavoro, sollevando grandi onde; il segretario della comunità di Basilea è stato condannato per incitamento alla violenza quando ha detto in tv che le donne secondo la Sharia vanno picchiate quando sono indisciplinate. Una donna di 66 anni a Berna ha preso (solo) tre anni e sei mesi per aver incoraggiato il padre e i fratelli di sua nuora a ucciderla per motivi d’onore. Ed è noto che la Svizzera rifiutò con un referendum la costruzione dei minareti, 57,5 per cento del voto contro il 42,5. Ecco che avanza la grande battaglia per la bandiera: conserverà la sua croce? Anche sul temperino rosso, mi raccomando.
www.fiammanirenstein.com

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