Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Gli Stati Uniti opporranno il veto all'autoproclamazione dello Stato palestinese I negoziati l'unica via corretta per la soluzione del conflitto
Testata: Il Giornale Data: 09 settembre 2011 Pagina: 17 Autore: Redazione del Giornale Titolo: «Stato palestinese: gli americani metteranno il veto all’assemblea Onu»
Riportiamo dal GIORNALE di oggi, 09/09/2011, a pag. 17, l'articolo dal titolo "Stato palestinese: gli americani metteranno il veto all’assemblea Onu".
Usa Abu Mazen
In caso venisse avanzata una proposta in Consiglio di Sicurezza dell’Onu per un riconoscimento di uno stato palestinese, gli Stati Uniti porranno il veto. Lo ha annunciato ieri il Dipartimento di Stato Usa. La nascita di uno stato palestinese, ha detto la portavoce Victoria Nuland, «può avvenire solo attraverso negoziati» e non con una iniziativa unilaterale. Pertanto, a «qualunque» iniziativa in tal senso che venisse sottoposta al Consiglio di sicurezza, «gli Stati Uniti opporranno il veto», ha detto ancora la portavoce, aggiungendo che la cosa «non dovrebbe sorprendere». Intanto i palestinesi vanno avanti per la loro strada e all’Assemblea generale dell’Onu, fra pochi giorni, chiederanno ufficialmente l’adesione alle Nazioni Unite dello stato di Palestina indipendente e sovrano accanto a un Israele confinato alle frontiere del 1967. Una campagna, che avrà il suo momento culminante davanti al consesso mondiale al Palazzo di Vetro il 20 settembre, è stata simbolicamente messa in moto ieri a Ramallah da una sfilata. Nonostante i tentativi di dissuasione da parte degli Stati Uniti e del Quartetto e la netta opposizione di Israele, il Comitato esecutivo dell’Olp si è riunito insieme ai capi di tutte le componenti palestinesi a Ramallah con il presidente dell’Anp, Abu Mazen, ribadendo la propria decisione di chiedere per la Palestina lo status di «194esimo stato membro delle Nazioni Unite», limitata dai confini del 4 giugno 1967 e con Gerusalemme Est come capitale. Una scelta, descritta da un dirigente dell’Olp, Azzam al-Ahmed, come «definitiva e irreversibile». Nella convinzione, ha scritto al termine della riunione il segretario generale dell’Olp, Yasser Abdel Rabbo, che «arrivare a questo obiettivo favorirà il rilancio di un processo di pace serio e di nuovi negoziati, con il chiaro obiettivo di una soluzione con due Stati», entro i confini di prima dell’occupazione israeliana della Cisgiordania, di Gerusalemme Est e della Striscia di Gaza nella Guerra dei sei giorni. Mentre il Consiglio dell’Olp era riunito, un centinaio di palestinesi ha sfilato per le strade di Ramallah fino al quartier generale delle Nazioni Unite, dove è stata consegnata la lettera con la richiesta di adesione indirizzata al segretario generale Onu, Ban Ki-moon. Abu Mazen ha annunciato comunque la volontà di tenere aperto al dialogo con lo stato ebraico.
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