Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Ong: il NON è di troppo Lettera da Gerusalemme, di Angelo Pezzana
Testata: Informazione Corretta Data: 24 agosto 2011 Pagina: 1 Autore: Angelo Pezzana Titolo: «Ong: il NON è di troppo»
Ong: il NON è di troppo Lettera da Gerusalemme, di Angelo Pezzana
Bat Ye'or, Eurabia. La copertina di Azure
Non è un dibattito facile quello che si sta svolgendo in Israele sulla funzione che assolvono nel paese le Ong, che sarebbe bene non più scrivere con quella sigla ma con il nome per intero, Organizzazioni Non Governative. perchè si dà il caso che quel "non" sia del tutto fuori luogo, in quanto la maggior parte delle Ong -scriviamolo ancora una volta con le sole iniziali - non governative non lo sono affatto. Come hanno dimostrato le polemiche sorte dopo il progetto di legge che ne richiede la trasparenza, e quindi la possibilità di rintracciarne le fonti di finanziamento straniere, è come se si fosse squarciato un sipario di connivenze, interessi pubblici e privati che nulla avevano a che fare con lo Stato di Israele nel quale queste cosidette organizzazioni non governative operano. In sostanza la rivelazione che non governative non lo sono per nulla. L'intervento di Bat Ye'or, su Azure ( n°44, spring 2011), la prestigosa rivista del tink tank di intelligence israeliano del Centro Shalem, ci aiuta a capire quale funzione hanno avuto in questi anni queste associazioni, in gran parte finanziate da fondazioni straniere, stati arabi, che hanno avuto, e tuttora hanno, lo scopo di deligittimare lo Stato ebraico, organizzare campagne di boicottaggio contro la commercializzazione di prodotti israeliani all'estero, presentare la democrazia israeliana come uno stato razzista e di apartheid, in sostanza la negazione a Israele dei diritti base dovuti ad ogni stato. Bat Ye'or ricorda con precisione come l'Unione Europea, molte chiese critiane occidentali e fondazioni, rappresentano di fronte all'opinione pubblica internazionale una facciata che viene spacciata per oggettiva. Il punto di partenza è stata la conferenza di Durban sul razzismo del 2001, di fatto una canea scatenata contro Usa e Israele, e, ricorda ancora Bat Ye'or, incoraggiata da terzetto Romano Prodi-Chris Patten-Javier Solana, il triumvirato che rappresentava la Commissione Europea dal 1999 al 2004. Queste organizzazioni transnazionali si presentano come reti di rappresentanza delle società civili, anche se nessuno le ha elette e nessuno sa nel nome di chi agiscono. Si presentano sotto l'egida del 'dialogo della pace', del multiculturalismo, della abrogazione dei confini nel nome della soppressione delle identità culturali nazionali. Da questo coacervo di razzismi partì la campagna internazionale di demonizzazione di Israele, che noi oggi abbiamo il dovere di denunciare chiamando con il loro nome i politici che la sostengono. A Bat Ye'or dobbiamo l'invenzione di quella parola, Eurabia, che bene esprime la fine del continente europeo se la crescita dell'immigrazione islamica non verrà fermata. Le società democratiche occidentali sono in pericolo, ma, "mentre l'Europa dormiva" - come profeticamente ci ha ricordato Bruce Bawer - il nemico interno, sotto il riparo dell'ombrello delle organizzazioni (non) governative, avanza, sembra senza trovare ostacoli.