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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Il Giornale Rassegna Stampa
11.08.2011 Il paradosso dell’Iran che bacchetta Londra sui diritti umani
Commento di Fiamma Nirenstein

Testata: Il Giornale
Data: 11 agosto 2011
Pagina: 15
Autore: Fiamma Nirenstein
Titolo: «'Troppa repressione'. Il paradosso dell’Iran che bacchetta Londra»

Riportiamo dal GIORNALE di oggi, 11/08/2011,a  apg. 15, l'articolo di Fiamma Nirenstein dal titolo " 'Troppa repressione'. Il paradosso dell’Iran che bacchetta Londra".


Mahmoud Ahmadinejad, Fiamma Nirenstein

Sullo stesso argomento, invitiamo a leggere la Cartolina da Eurabia di Ugo Volli di ieri (http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=40932).

Non è solo ridicolo, purtroppo ce la racconta anche molto bene su quel che succede ora nel mondo. In una presa di posizione ufficiale il governo iraniano ha chiesto al governo inglese di comportarsi con “moderazione”, nei confronti dei dimostranti che stanno saccheggiando e vandalizzando le strade di Londra.

Cioè, il governo che ha fatto a pezzi con botte, esecuzioni di strada, detenzioni, torture, un’opposizione legittimamente scesa in piazza per contestare le elezioni in cui Ahmadinejad ha ripreso il potere di uno stato teocratico e dittatoriale in cui si lapidano le donne e si impiccano gli omosessuali, si preoccupa dei diritti delle folle che contestano a suon di incendi e vetrine frantumate, violenze fisiche lo stato democratico e liberale del signor Cameron. E Cameron è un gentleman legittimamente eletto, un po’ stupefatto, un po’ interdetto come lo è oggi tutto l’occidente capitalista, ma certo non feroce né aggressivo verso il suo popolo come il signor Ahmadinejad.

Che cosa intende Ahmadinejad con la richiesta all’Inghilterra di trattar bene i rivoluzionari? Innanzitutto intende segnalare una presa di posizione nell’ambito di questa crisi mondiale del sistema capitalistico. C’è una grande forza che sta dalla parte, fa sapere, di chi la butta in caciara, di chi contesta il sistema, una parte che si può certo collegare al mondo che l’Occidente lo odia religiosamente e, diremmo, professionalmente.

In secondo luogo, difendere quelle folle infuriate significa aumentare la confusione bestiale in cui ormai versa il tema dei diritti umani. Quando hai una ONU che gestisce la loro difesa, rappresentata dall’Human Right Council, tramite Paesi come la Cina, la Libia, l’Iran stesso… quando “diritti umani” è tutto ciò che si contrappone all’Occidente, Ahmadinejad e gli Ajatollah possono diventare capi supremi del mondo. Insomma attenzione, l’Islam estremista cavalca la crisi del capitalismo.
www.fiammanirenstein.com

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