Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
Una lettera non fa primavera Il Vaticano apra gli archivi su Pio XII invece di pubblicare stralci di lettere
Testata: Avvenire Data: 10 agosto 2011 Pagina: 23 Autore: Redazione di Avvenire Titolo: «il rabbino croato ringraziò Pio XII»
Riportiamo da AVVENIRE di oggi, 10/08/2011, a pag. 23, la breve dal titolo "il rabbino croato ringraziò Pio XII".
La lettera a cui fa riferimento Avvenire è datata 4/08/1942, un momento in cui, forse, quello usato dal Gran Rabbino di Zagabria poteva essere l'unico tono possibile da usare. La lettera è incompleta. Il Vaticano non pubblichi a spizzichi e bocconi le lettere. Apra, piuttosto gli archivi, in modo che si sappia esattamente tutto ciò che avvenne in quel periodo. Ricordiamo, comunque, che Pio XII non fece nulla per bloccare la partenza dei convogli dall'Italia verso i campi di sterminio e, anche a guerra finita, cercò di impedire l'abrogazione delle leggi razziali. Ecco la breve:
Pio XII
Il rabbino capo di Zagabria, Miroslav Shalom Freiberger, nel '42 inviò una lettera a Pio XII per ringraziarlo di quanto la Chiesa e i suoi capi avevano fatto a sostegno degli ebrei in Croazia. Il documento viene pubblicato dall'Osservatore romano". «Pieno di rispetto - si legge nella missiva - oso comparire dinanzi al trono di Vostra Santità per esprimervi come Gran Rabbino di Zagabria e capo spirituale degli ebrei di Croazia la mia gratitudine più profonda e quella della mia congregazione per la bontà senza limiti che hanno mostrato i rappresentanti della Santa Sede e i capi della chiesa verso i nostri poveri fratelli». La lettera è del 4 agosto 1942 e smentisce, ancora una volta, le critiche rivolte a papa Pacelli sui suoi presunti silenzi nei confronti del nazismo e dell'Olocausto.
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