Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Egitto: il nuovo governo in aiuto di Hamas e Iran contro Israele Sabato l'apertura del valico di Rafah. Quale sarà la prossima mossa?
Testata: Il Foglio Data: 26 maggio 2011 Pagina: 3 Autore: Redazione del Foglio Titolo: «Il Cairo scardina l’isolamento di Gaza»
Riportiamo dal FOGLIO di oggi, 26/05/2011, a pag. 3, l'editoriale dal titolo "Il Cairo scardina l’isolamento di Gaza".
Il governo temporaneo dell’Egitto è stato nominato dai militari con il solo scopo di traghettare il paese dai giorni violenti della caduta del regime di Hosni Mubarak alle elezioni di settembre. Questa la teoria. La pratica si sta rivelando completamente differente. Non si è mai visto un governo egiziano prendere decisioni di così vasta portata e così dirompenti – e in così poco tempo – in politica internazionale. Il mese scorso il Cairo ha spalancato le porte della propria diplomazia all’Iran, con una mossa a sorpresa che ha scombinato e lasciato attonito tutto il grande fronte arabo – guidato dall’Arabia Saudita – che prova a contenere la volontà di potenza di Teheran. Due settimane più tardi, ha mediato il patto di riunificazione tra le due fazioni palestinesi di Hamas e Fatah, che la maggior parte degli analisti pensa finirà con gli estremisti che ingoiano i moderati. Ieri è arrivata la notizia che da sabato l’Egitto aprirà il valico di Rafah, rompendo così quel’isolamento della Striscia di Gaza che ostacola il flusso dei beni e delle merci ma impedisce anche il traffico di armi e materiali bellici. Hamas colpisce Israele ogni giorno con colpi di mortai contrabbandati e con razzi artigianali assemblati con feroce determinazione. Di che cosa si armerebbe se non fosse circondata da una barriera? Chi arriverà, attraverso il valico lasciato aperto? In Libano, nonostante la presenza di una missione Onu, Hezbollah è riuscito ad accumulare arsenali micidiali. Ora, a sud, il Cairo sta per dare la stessa chance agli estremisti di Hamas. Era questo che chiedeva il popolo di piazza Tahrir?
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