Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Cari amici, noi non siamo abituati a prendere abbastanza sul serio l'Iran, questo paese meravigliosamente governato, vero faro dell'Islam nel mondo. Soprattutto non lo capiamo. Per esempio non abbiamo fatto caso alla recente disputa fra il "presidente" Ahmadinejad e la "guida suprema" Khamenei, due personalità così meravigliose e due intelletti così alti che è difficile decidere con chi stare e possiamo solo sperare che si riappacifichino. Ma, anche se la stampa è naturalmente tutta al soldo del sionista, come dimostra quella grande inchiesta sui segreti del potere che sono i "Protocolli dei savi anziani di Sion", fortunatamente così popolari in Iran, è difficile ignorare le sue segnalazioni: il ministro dei servizi segreti prima rimosso dal "presidente" e poi reinsediato dalla "guida", le assenze dal lavoro del "presidente" (che abbia un'amante con cui si dà al bel tempo? Non possiamo crederlo), poi l'abolizione di tre ministeri chiave, fra cui quello del petrolio, contestato dal presidente del parlamento Larjani. Insomma, un po' di confusione c'è, bisogna ammetterlo.
Ma non possiamo accettare l'idea che si tratte di pure dispute sulla successione (fra un paio d'anni Ahmadinejad scade e non potrà essere rieletto per accumulo di termini: lunga vita al suo successore e soprattutto un augurio di elezioni chiare e limpide come quelle del presidente attuale!). No, ci dev'essere qualcos'altro, me lo sono sempre detto. Ed ecco che finalmente ho trovato conferma. Il problema sono gli spiriti. Spiriti maligni, naturalmente, in buon arabo i ginn (due enne per cortesia, l'alcol è molto peggio degli spiriti maligni!). Sembra che questi ginn frequentino la politica iraniana fin dai tempi in cui aiutarono le truppe sciite a sconfiggere i sunniti dell'Iraq, una ventina d'anni fa, e che in definitiva possano essere anche buoni. C'è addirittura nel Corano una "sura dei Ginn" in cui si legge che "Mi è stato rivelato che un gruppo di Ginn ascoltò il Corano, poi dissero: 'Davvero predicazione udimmo meravigliosa - che guida alla Retta Via; vi crediamo dunque e nulla più assoceremo al Signore!" (Corano, sura dei Ginn 1-3). E del resto sembra che Ahmadinejad stesso, come vi ho già raccontato, usi tenere riunioni in una grotta davanti a una grande fenditura del terreno, e vi getti documenti come il bilancio per fali esaminare direttamente dagli spiriti: questa sì che è fede!
Ma bisogna saperli prendere. E pare che i religiosi più esperti siano preoccupati del fatto che nel campo del "presidente" vi siano dei <<"Khorafati", cioè i superstiziosi, in altre parole gli stregoni>>(http://liberaliperisraele.ilcannocchiale.it/post/2640067.html . Per carità, magari hanno tutte le più buoni intenzioni del mondo (anche se il loro capo, il successore che Ahmadinejad vorrebbe per sé, è stato addirittura accusato del peggiore dei mali, di non odiare Israele...
Insomma, per chi ama "Il signore degli anelli" o Harry Potter, finalmente succede qualcosa di interessante al mondo. L'ultima volta che l'esoterismo si era mescolato alla politica era stato ai tempi di Isabelita Peron, quando comandava uno strano tipo, Lòpez Rega, detto "lo stregone" (http://it.wikipedia.org/wiki/Jos%C3%A9_L%C3%B3pez_Rega). Qualla volta finì male per Isabelita e anche per Lopez. Chissà come si concluderà la lotta fra ginn, khorafati e ayatollah – presto tutti armati di bombe atomiche?