Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Tunisia: catturati due terroristi di al Qaeda la 'primavera araba' crea le condizioni per l'espansione di al Qaeda nel Maghreb
Testata: Il Giornale Data: 16 maggio 2011 Pagina: 15 Autore: Redazione del Giornale Titolo: «Due terroristi di Al Qaida presi in Tunisia»
Riportiamo dal GIORNALE di oggi, 16/05/2011, a pag. 15, l'articolo dal titolo "Due terroristi di Al Qaida presi in Tunisia".
Tunisi «Al Qaida nel Maghreb» lancia per la prima volta la sua lunga ombra sulla Tunisia: due uomini, un algerino e un libico, sono stati arrestati, la scorsa notte, a Remada, nel governatorato di Tataouine (a 130 chilometri dal confine con la Libia), e trovati in possesso di una cintura esplosiva che intendevano usare per un attentato suicida in stile talebano, per fare strage di guardie di frontiera tunisine. Sono stati fermati prima di potere mettere in atto il loro gesto e anche il tentativo di uno di loro di aprirsi la strada alla fuga lanciando una granata contro i soldati tunisini che li avevano circondati è andato a vuoto perché l’ordigno non è esploso. Un alto ufficiale fa intendere che l’arresto dei due è in relazione al fermo di altri due uomini, entrambi libici, mercoledì scorso, scovati in un albergo di Tataouine - forse per una segnalazione -e trovati in possesso di una granata. L’operazione viene definita dalle autorità tunisine la prima del genere e apre scenari inquietanti per la Tunisia, che da oggi deve fare i conti con questa realtà terroristica che appariva, nella regione, confinata in Algeria - con i gruppi salafiti, che, sempre ieri, hanno ucciso otto soldati - e nella zona meridionale del Sahel. Ora l’intelligence tunisina deve «decrittare» quanto accaduto, anche perchè sino ad oggi Al Qaida nel Maghreb - «figlia» dell’algerino Gruppo salafita per la predicazione e il combattimento, affiliato ad Al Qaida con la benedizione di Osama bin Laden - non si era mai manifestata in Tunisia, dove però - dopo la rivoluzione dello scorso febbraio che ha portato alla cacciata di Ben Ali - si potrebbero essere create le condizioni per una sua espansione.
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