Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
Siria: Bashar al Assad promette le riforme, ma continua a sparare sulla folla Cronaca di Davide Frattini
Testata: Corriere della Sera Data: 20 aprile 2011 Pagina: 17 Autore: Davide Frattini Titolo: «Assad revoca le leggi speciali, ma la polizia fa strage a Homs»
Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 20/04/2011, a pag. 17, l'articolo di Davide Frattini dal titolo " Assad revoca le leggi speciali, ma la polizia fa strage a Homs ".
I ministri hanno preso appunti come allievi diligenti. Senza guardarlo negli occhi, senza intervenire. E da studenti hanno eseguito il compito assegnato: il presidente Bashar Assad lo aveva chiesto nel discorso di sabato e ieri sono stati presentati i tre progetti per abolire lo stato d’emergenza in vigore da 48 anni. Adesso manca la sua firma. La televisione di Stato alterna l’annuncio delle riforme alle notizie di «un complotto salafita» che vorrebbe destabilizzare la Siria. Sei militari sarebbero stati uccisi a Homs, gli estremisti avrebbero freddato tre bambini e avrebbero assaltato due stazioni di polizia. Anche l’opposizione e le organizzazioni per i diritti umani raccontano di sparatorie a Homs, le vittime però sono i manifestanti, almeno dieci sarebbero stati ammazzati dalle squadre del regime. La polizia ha arrestato il dissidente Mahmmoud Issa. E con un raid all’alba ha svuotato la piazza più grande della città industriale. Nell’assalto sarebbero morti altri quattro dimostranti. Qui il movimento d’opposizione ha cercato di replicare la strategia adottata dagli egiziani in piazza Tahrir: creare uno spazio protetto, dove mantenere un’adunata permanente. La propaganda attorno alla cospirazione salafita sembra voler preparare i siriani alle leggi anti-terrorismo che dovrebbero essere introdotte «per assicurare la sicurezza dei cittadini e la stabilità della nazione» . Il ministero degli Interni ha minacciato chi scende in strada: «Viene vietato ogni tipo di manifestazione o raduno, qualunque sia la causa per la quale sono organizzati» . Uno dei tre progetti di legge dovrebbe permettere «cortei pacifici» , ma solo dopo aver ottenuto l’autorizzazione dalla polizia. Il governo propone anche di abolire la Corte suprema per la sicurezza dello Stato, il tribunale creato nel 1968 come strumento della repressione. Il terzo passaggio è l’abolizione dello stato d’emergenza, che fa da giustificazione alle norme speciali, agli arresti arbitrari e agli abusi contro gli oppositori. I manifestanti chiedono di più: lo smantellamento degli apparati di sicurezza e l’apertura del sistema politico, da sempre esclusiva del Baath. Gli slogan ripetono: «Vogliamo la caduta del regime» . Assad ha promesso di dare spazio ai sindacati e alle organizzazioni dei cittadini. Perché nascano nuove formazioni deve cambiare l’articolo 8 della Costituzione, quello che garantisce l’esclusiva al partito di regime. «La gente in strada sta su un pianeta— dice al New York Times l’attivista Wissam Tarif —, il presidente e i suoi fedelissimi su un altro» .
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