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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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La Stampa - Il Manifesto Rassegna Stampa
08.04.2011 Israele, un razzo di Hamas colpisce uno scuolabus e ferisce gravemente un ragazzo
La cronaca accurata di Aldo Baquis, la disinformazione di Michele Giorgio

Testata:La Stampa - Il Manifesto
Autore: Aldo Baquis - Michele Giorgio
Titolo: «Razzo da Gaza su scuolabus. Israele bombarda la Striscia - Grave tensione sul confine di Gaza. Si teme una nuova 'Piombo fuso'»

Riportiamo dalla STAMPA di oggi, 08/04/2011, a pag. 17, l'articolo di Aldo Baquis dal titolo " Razzo da Gaza su scuolabus. Israele bombarda la Striscia". Dal MANIFESTO, a pag. 4, l'articolo di Michele Giorgio dal titolo " Grave tensione sul «confine» di Gaza. Si teme una nuova «Piombo fuso» ", preceduto dal nostro commento.

Anche Repubblica ha riportato la notizia, con un articolo di Fabio Scuto sostanzialmente corretto. Non si può dire altrettanto del breve e confuso pezzo del Corriere della Sera (due brevi colonnine a pag.23) che non riportiamo.
Ecco i pezzi:

La STAMPA - Aldo Baquis : " Razzo da Gaza su scuolabus. Israele bombarda la Striscia "

Un agguato in pieno giorno ad uno scuolabus israeliano da parte dei miliziani delle Brigate Ezzeddin al Qassam appostati ai margini della Striscia di Gaza ha innescato una reazione a catena di violenze fra Hamas e l’esercito israeliano. Una pioggia di fuoco si è quindi abbattuta sui due versanti della linea di demarcazione fra il Neghev israeliano e la Striscia di Gaza, dove si sono avuti cinque morti civili (4 a Rafah e uno a Gaza) e una quindicina di feriti.

In serata la leadership di Gaza ha lanciato un appello alla giunta militare al potere al Cairo affinché induca Israele a sospendere gli attacchi. Dal canto suo Abu Mazen, presidente dell’Autorità nazionale palestinese, ha allargato il giro chiedendo all’Occidente di adoperarsi per «fermare queste aggressioni».

L'episodio che ha destabilizzato i precari equilibri fra le due parti è avvenuto nel primo pomeriggio quando miliziani di Hamas armati di razzi anticarro russi Kornet (guidati da un laser e capaci di squarciare un carro armato fino a 5 chilometri di distanza) hanno puntato la loro arma contro uno scuolabus israeliano, un veicolo ben distinguibile per il suo colore giallo acceso. Chi ha premuto il grilletto voleva una strage. Ma il caso ha voluto che pochi minuti prima dell’agguato decine di allievi fossero scesi dal bus. Quando il razzo anticarro ha attraversato il veicolo in tutta la sua lunghezza a bordo erano rimasti solo l'autista e un adolescente, che è stato ricoverato in fin di vita in un ospedale di Beer Sheva.

«Noi speriamo - ha subito replicato Netanyahu da Praga - che la situazione resti sotto controllo, ma non esiteremo a intraprendere ogni azione necessaria, offensiva e difensiva, per proteggere il nostro Paese e i nostri cittadini». Prima, durante la tappa berlinese, Netanyahu aveva ottenuto un importante punto nella battaglia contro il riconoscimento unilaterale dello Stato palestinese: Angela Merkel ha spiegato che il governo tedesco «appoggia una soluzione sulla base di due Stati» e «un riconoscimento unilaterale - da parte palestinese - non può essere di nessun contributo a questo obiettivo».

L'esordio sul terreno dei razzi anticarro di Hamas ha allarmato in modo estremo i responsabili militari israeliani. Perché rappresentano una minaccia immediata per tutti i veicoli che percorrono un’importante arteria che si snoda in prossimità della Striscia e perché sono in grado di penetrare le pareti delle abitazioni dei villaggi israeliani vicini. Da oggi i ragazzi andranno a scuola solo su autobus blindati. In prospettiva, per limitare il pericolo occorrerà piantare più alberi ed elevare collinette di terriccio. Ma nell’immediato Israele ha dato vita a una reazione armata irruente, colpendo una serie di postazioni di Hamas in tutta la Striscia. I miliziani, a loro volta, hanno sparato 45 colpi fra razzi e mortai contro il Neghev. Uno di questi, di tipo Grad, è stato per la prima volta intercettato dal nuovo sistema antimissile «Cupola di Ferro» inventato in Israele, unico al mondo. Dietro la baldanza di Hamas, dicono analisti israeliani, c’è la sensazione che i nuovi dirigenti del Cairo siano più ben disposti verso Gaza che non il defenestrato Mubarak. Hamas, da parte sua, accusa Israele di preparare una nuova operazione in grande stile a Gaza. La sponda egiziana avrebbe influito sulla decisione di Hamas - annunciata in tarda serata - di promuovere un cessate il fuoco (scattato a mezzanotte). Il capo del governo di Gaza, Ismail Haniyeh, ha preso contatto con altre fazioni palestinesi, tra cui la Jihad islamica, ed è stata raggiunta l’intesa di bloccare gli attacchi contro obiettivi israeliani.

Il MANIFESTO - Michele Giorgio : " Grave tensione sul «confine» di Gaza. Si teme una nuova «Piombo fuso» "


Michele Giorgio

La notizia è che da Gaza continuano a partire razzi contro i civili israeliani e che l'ultimo ha colpito uno scuolabus ferendo conducente e uno studente, ferito gravemente.
Michele Giorgio, però, sceglie di iniziare l'articolo con queste parole : "
Èun uomo di 50 anni,Mahmoud Manasra, il palestinese ucciso ieri dal fuoco dell’artiglieria israeliana contro Shajaiya ".
Giorgio snocciola nel suo articolo il numero dei feriti palestinesi che è superiore a quello degli israeliani. Poi scrive : "
I cannoneggiamenti erano ancora un corso in serata mentre una quindicina di colpi dimortaio e razzi artigianali sono caduti sulla località israeliana di Ein Hashelosha, danneggiando una abitazione". I colpi di Israele sono 'cannoneggiamenti', quelli di Hamas 'razzi artigianali'. Sempre per ricordare ai lettori la storia della sproporzione delle risposte israeliane.
Saremmo curiosi di sapere che cosa penserebbe Giorgio se il ragazzo ferito gravemente dal 'razzo artigianale' fosse suo figlio, o se uno di questi 'razzi artigianali' gli cascasse sulla testa.
Ecco l'articolo:

Èun uomo di 50 anni,Mahmoud Manasra, il palestinese ucciso ieri dal fuoco dell’artiglieria israeliana contro Shajaiya, Zaitoon e Yebna (Rafah) e altre località di Gaza, scattato dopo che un colpo di mortaio (o un razzo) sparato dalla Striscia aveva colpito uno scuolabus israeliano presso il kibbutz Saad (Neghev), sul quale sono rimaste ferite tre persone, fra cui un ragazzo di 13 anni in modo grave. Altri otto palestinesi sono stati feriti, tra cui quattro familiari di Manasra. I cannoneggiamenti erano ancora un corso in serata mentre una quindicina di colpi dimortaio e razzi artigianali sono caduti sulla località israeliana di Ein Hashelosha, danneggiando una abitazione. La tensione è altissima lungo le linee di confine tra Gaza e Israele e si teme l’inizio di una nuova offensiva militare israeliana contro Gaza, anche se su scala più ridotta rispetto a «Piombo fuso » (dicembre 2008).Da Los Angeles, dove si trova in visita, ilministro della difesa Ehud Barak ha ordinato alle Forze Armate di «reagire con tutti i mezzi necessari». L’aviazione ha colpito in modo particolare campi di addestramento delle forze di sicurezza di Hamas perché, ha spiegato il portavocemilitare, «Israele ritieneHamas (che controlla Gaza, ndr) responsabile di tutti gli attacchi che provengono dalla Striscia», anche se i colpi di mortaio con ogni probabilità sono stati sparati da una delle cellule salafite presenti a Gaza che spesso entrano in azione in sfida al divieto di lancio di razzi emesso, almeno ufficialmente, dal governo del movimento islamico. Ieri sera le autorità israeliane hanno comunicato che per la prima volta un razzo katiusha lanciato da Gaza verso la città israeliana di Ashkelon è stato intercettato e distrutto in volo del nuovo sistema antimissile Iron Dome (Cupola di ferro). La notizia è stata data con enfasi dai media israeliani. L’escalation arriva mentre resta unmistero la sorte di Abdil Latif Ashkar, l’esponente della ala militare di Hamas obiettivo, secondo la stampa locale, dell’attacco aereo di martedì sera in Sudan. Il movimento islamico ha fatto sapere che Ashkar non ha subito alcun danno dal raid contro la sua automobile, a Port Sudan, compiuto da elicotteri da combattimento «Apache», ritenuti israeliani (nell’attacco sono morte due persone non meglio identificate). Ashkar, residente a Damasco da molti anni e originario di Jabalya (Gaza), sarebbe il successore di Mahmud al-Mabhouh, il responsabile militare di Hamas ucciso nel gennaio 2010 da agenti del Mossad israeliano in un hotel di Dubai. Intanto ieri all’alba reparti militari hanno circondato il villaggio palestinese di Awarta (Nablus), facendo perquisizioni casa per casa ed effettuando un centinaio di arresti (tra i quali molte donne). Si tratta del quarto rastrellamento dallo scorso 13 marzo, quando venne uccisa una famiglia di coloni (tra cui un neonato). Gli israeliani sono convinti che i responsabili siano abitanti di Awarta e più di 40 uomini del villaggio sono già stati sottoposti a test del Dna.

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