Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Data: Sat, 02 Apr 2011 A: "letterealsole@ilsole24ore.com Oggetto: A Carlo Marroni e per conoscenza al direttore Roberto Napoleone
L’articolo pubblicato oggi sul Sole 24 Ore a firma di Carlo Marroni sembra, più che altro, mettere in evidenza il nuovo indirizzo, violentemente anti-israeliano, imposto dal neo-direttore Roberto Napoleone. Se si pensa che fino a pochi giorni or sono Napoleone dirigeva Il Messaggero, tutto diventa chiaro. Riporto infatti le parole che venivano scritte da E..Sal in uno degli ultimi numeri del quotidiano romano sotto la direzione di Napoleone, a proposito della risposta israeliana ai razzi sparati su Beersheba: “i soldati miravano contro i militanti ma le vittime sono tutte civili”...“perché questo attacco in mancanza di nuovi attacchi da Gaza?”...“intanto i coloni continuano a compiere atti di violenza contro i palestinesi [senza peraltro poterne indicare alcuno]”, per chiudere con questa spiegazione dei fatti: “l’eventuale riconciliazione tra Mahmoud Abbas e Hamas non sta bene al premier Netanyahu”. Che il conflitto israelo-palestinese sia la causa di tutti i problemi del mondo arabo è sulla stessa falsariga delle note teorie che tutti i mali della Germania erano dovuti agli ebrei. Che i check points siano solo causa di problemi e danni economici per i palestinesi è una verità che abbiamo già letto troppe volte nelle parole di chi considera senza alcun valore i morti israeliani. E tuttavia mi viene in mente una domanda che l’intervistatore Carlo Marroni avrebbe dovuto porre al signor al-Masri, da lui intervistato a Roma: se la vita in Palestina è davvero così difficile, come ha fatto a costruirsi quella spettacolare casa a Nablus, che è la riproduzione della Rotonda, la villa costruita dal Palladio nel 1556? Non sarà mica per compiacere il neo-direttore Roberto Napoleone che questa domanda non è stata posta all’intervistato palestinese? Emanuel Segre Amar