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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Viva l'Italia, viva Israele 01/04/2011

Il fatto che una persona sia istruita non significa che abbia senso critico. Se uno del genere, tipo il nostro presidente della repubblica, nell'età della ragione, si dimostrava comunista convinto, senza nemmeno la scusante dell'indigenza, vuol dire che si rifiutava di osservare " i fatti". I norvegesi, spero non tutti, e tanti altri sono ostili ad Israele?  il motivo  non credo sia spiegabile con ragioni logiche, e, visto che la loro è una malattia psichiatrica,  li reputo inguaribili . Il presepe non gli piace e basta. Io per puro caso mi son trovato a Lione quando Rocard pronunciò alla tv la famosa frase " non possiamo ospitare tutta la miseria del mondo". Ricordo Berlusconi, sempre in tv - dovrebbe poter essere ripescata la sequenza - dire che le armi di distruzione di massa in Irak non c'erano, ed allora mi sembrò che rendesse un cattivo servizio a Bush. Ed un'altra volta affermare, provocando coliche nell'opposizione  e nella sinistra politicamente corretta, che la civiltà occidentale era superiore a quella islamica . Se uno può e vuole i fatti li legge.Ora ci troviamo purtroppo Obama e non  Condoleeza Rice.Ed allora che fare? Stringersi a coorte ed esser pronti alla morte. Questo vale per Israele e per tutti i filoisraeliani, che sono anche quelli a cui, no meglio, "che gli" piace vivere in pace quadagnarsi un pezzo di pane e divertirsi senza le pattuglie di difensori della virtù e repressori del vizio. Agli estremi, cui peraltro credo difficilmente si arriverà, resta sempre la voluttà di avvinghiare  il proprio nemico e precipitarsi nell'abisso. Viva l'Italia, viva Israele
Ugo Mariani



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