L’Olanda vuole proibire la macellazione rituale?
di Manfred Gerstenfeld
(Traduzione di Laura Camis de Fonseca)
Manfred Gerstenfeld
Qualche settimana fa il Partito Animalista ha presentato al Parlamento olandese una proposta di legge d’iniziativa popolare che chiede la proibizione di macellare gli animali senza stordimento previo. Il Partito ha due seggi in parlamento. Questo non deve stupire in un paese dove, secondo uno studio del National Geographic, chi ha un cane preferisce mediamente la compagnia del cane a quella del proprio partner.
Quasi tutta la macellazione rituale fatta in Olanda (circa 2 milioni di animali l’anno) è fatta dai musulmani. I buoi, le capre e le pecore macellate in modo kosher sono circa 1500-3000. Se questa proibizione passasse, gli ebrei sarebbero gli unici a risentirne, perché la macellazione kosher non permette lo stordimento dell’animale. La maggioranza dei musulmani, se non la totalità, accetta invece la macellazione halal previo stordimento dell’animale.
Dunque la piccola comunità ebraica locale si è trovata invischiata, come spesso succede oggi in Europa, in una polemica nata per la massiccia presenza islamica locale, per le reazioni che suscita e per il modo in cui si comporta una parte dei musulmani.
La discussione in Parlamento.
I temi del dibattito in Parlamento riflettono norme e valori di un’Olanda parzialmente post-cristiana. La discussione si è accentrata su di un solo aspetto del trattamento degli animali e sul principio del diritto di libertà religiosa, e su quanto questa sia ormai obsoleta. Ci sono state anche espressioni specifiche di ostilità anti islamica e elencazioni di casi di inosservanza delle regole sulla macellazione, per lo più da parte dei musulmani. Durante il dibattito il Partito dei Verdi di Sinistra ha sostenuto che la costituzione olandese presenta una grave lacuna perché non parla dei diritti degli animali. Un membro del Partito D66 della Sinistra Liberale, sostenitore della proposta, ha dichiarato che la religione di chi macella non deve far differenza per l’animale.
Il più estremista è stato Dion Graus del Partito anti-islamico per la Libertà, che si autodefinisce ‘ambasciatore’ degli animali. E’ contro ogni macellazione rituale, anche se con previo stordimento, dicendo che non si può sapere se gli animali non sono spaventati dalla presenza dell’Imam.
Ha giustificato questa posizione dicendo che gli animali ‘hanno un sesto senso’. Il documento scientifico da lui presentato a sostegno è un rapporto del 2008 dell’Università di Wageningen, basato soltanto su fonti terze. Gli eterogenei dati citati sono tutti di paesi terzi. Non ci sono dati relativi all’Olanda. Il solo dato sulla macellazione kosher in Olanda risale al 1984, è del tutto obsoleto e non riflette la situazione attuale.
Il dibattito ha mostrato l’inesistenza di dati fattuali. Non c’era neppure una vaga ipotesi di quanti milioni di animali sono macellati ogni anno in Olanda. Lo studio di Wageningen sostiene che nel 10 % delle macellazioni lo stordimento non è eseguito correttamente. Per l’Olanda questo dovrebbe significare centinaia di migliaia di capi macellati in modo non corretto. Un deputato ha detto che la maggior parte dei 2 milioni di animali macellati ritualmente vengono storditi, un altro che si tratta invece del numero di animali macellati ritualmente senza stordimento previo.
Durante il dibattito si sono sentite molte recriminazioni sul fatto che milioni di animali vengono allevati industrialmente in Olanda. Lo studio di Wageningen parla di terrore degli animali durante il trasporto al macello, ma non cita il terrore durante la macellazione. I deputati hanno deplorato la scarsità di controlli sui macelli. A questo aggiungerei il disgusto dell’industria di confezionamento della carne. Ho smesso di mangiare carne decenni fa, dopo una visita a una delle maggiori aziende di confezionamento di carni in Europa.
Benchè assolutamente marginale, la macellazione kosher ha avuto largo spazio nel dibattito. Graus ha usato la sua opposizione alla macellazione kosher come prova che il suo partito non è anti-islamico, ma attacca anche gli Ebrei in modo equanime. Questo benché il capo del suo partito, Geert Wilders, dica spesso che la civiltà olandese ha radici giudaico-cristiane.
Si può dire molto sulla coerenza o ipocrisia degli altri partiti che appoggiano il progetto di legge. Il Partito dei Verdi di Sinistra non chiede ai suoi aderenti di essere vegetariani. Nel suo libro pionieristico ‘Oltre la carne’ scritto nel 1992 Jeremy Rifkin ha sostenuto che l’allevamento di bovini su vasta scala è una delle maggiori cause di squilibrio ambientale a livello mondiale. Sarebbe ragionevole aspettarsi che i Verdi eliminassero la carne dalla loro dieta, per contribuire a creare una società sostenibile.
C’è anche un punto interrogativo che riguarda i liberali di sinistra del D66.
Lo studio di Wageningen sostiene che la macellazione kosher dei polli - animali che costituiscono la maggioranza della macellazione – è meno terribile di quella normale e di quella halal. Se il partito ritiene che gli animali abbiano diritto ad essere macellati col sistema più misericordioso, il D66 dovrebbe ora chiedere la macellazione kosher per tutti i polli in Olanda.
Il dibattito sulla macellazione rituale in Olanda sta diventando rapidamente oggetto di attenzione internazionale in ambiente ebraico. Questo non fa bene all’immagine del paese. Tanto più che diventa sempre più evidente l’incapacità del governo di impedire che vengano molestati nei luoghi pubblici ebrei identificabili per il loro abbigliamento.
Il Centro Wiesenthal ha inviato una lettera a sostegno della macellazione kosher ai capi dei partiti che sostengono il progetto di legge. Anche il Congresso Ebraico Europeo ha rilasciato una dichiarazione pubblica. Il rabbino capo d‘Inghilterra, Lord Jonathan Sacks, ha inviato una lettera a tutti i deputati olandesi, la Lega Anti-diffamazione ha scritto al primo Ministro Olandese. L’ex vice presidente del Congresso Ebraico Mondiale Isi Leibler ha scritto una lettera aperta a Wilders. Da decenni non si vedeva tanto interesse nelle organizzazioni ebraiche internazionali e nei loro capi per una questione che riguardasse gli ebrei in Olanda.
In passato tutta la legislazione contro la macellazione rituale approvata in Europa fu apertamente pensata su base antisemita. In Svizzera la macellazione rituale fu vietata per far capire agli ebrei che non erano benvenuti. La Norvegia, di lunghe tradizioni antisemite, impose il divieto nel 1929, prima ancora della Germania nazista. E’ancora in vigore oggi. Per altro i Norvegesi continuano ad ammazzare le balene in modo crudele, che fa soffrire l’animale per molti minuti. Sia nella Germania nazista sia nell’Olanda occupata la macellazione rituale fu proibita, ma la proibizione fu abrogata dopo la sconfitta tedesca.
Questa volta la proposta di legge non è motivata da antisemitismo, ma da elementi selettivamente irrazionali in un ambiente parzialmente irrazionale.
Ma per gli ebrei che mangiano kosher il risultato sarebbe lo stesso. Si tratta di un provvedimento antisemita di fatto, anche se non di matrice antisemita.
La legge potrebbe non passare. Ma raccoglierà almeno il 40% dei voti del parlamento olandese. E quello che è iniziato in Olanda potrebbe estendersi ad altri paesi d’Europa.
Dr. Manfred Gerstenfeld è il Presidente del Consiglio di Amministrazione del Jerusalem Center for Public Affairs