Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Le 'menzogne omissive' di Michele Giorgio 27/02/2011
copia di e-mail inviata a Michele Giorgio, c/o Manifesto:
Ho letto con attenzione, come sempre, il suo articolo di oggi. Tra le tante cose che lei ha omesso, volutamente, di scrivere, gliene voglio ricordare due: - è vero che è il 17esimo anniversario della strage di Hebron compiuta da Goldstein. Ma come mai lei non scrive che in Israele gli assassini sono trattati da assassini, mentre nel mondo arabo sono idolatrati come martiri per la libertà con tanto di scuole e strutture sportive dedicate loro?? Forse che le vittime civili non sono uguali dalle due parti? E perché scrive che a Hebron ci sono "500 coloni israeliani insediati nella città" quando la verità è che nella città, ebraica fin dalla notte dei tempi, si sono insediati gli arabi e l'hanno ripulita dagli ebrei sgozzandoli ed espellendo i sopravvissuti? E perché parla della Tomba dei Patriarchi senza ricordare che è un luogo di culto ebraico scippato dagli arabi, anzi fingendo che si tratti di un luogo di culto islamico? - lei scrive che un'automobile è stata centrata da Israele mentre viaggiava a Gaza; come mai non scrive che è stata una reazione al lancio di un razzo caduto su una casa di Beersheva e che, nell'auto, era trasportata una somma incredibile di dollari andati in fumo (e, come pubblicato da swisscom già il venerdì 25 febbraio, anche numerose armi)? Come mai non si chiede come sia possibile che tanto denaro circoli in una prigione a cielo aperto, in piena crisi umanitaria, emergenza alimentare, con tre quarti degli abitanti sotto la soglia di povertà eccetera eccetera?