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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Una mostra fotografica che disinforma 22/02/2011

A: Fondazione Fotografia - Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
Copia conoscenza: Redazione Informazione Corretta

Ho visitato la mostra "Breaking News. Fotografia Contemporanea da Medio Oriente e Africa" a Modena, devo esprimere il mio forte dissenso riguardo a come vengono descritti i fatti rappresentati. Una sezione della mostra è dedicata alle lettere che un membro libanese dell'OLP ha inviato dalle carceri in Israele, la didascalia parla di censura di tali lettere, che avrebbe impedito di parlare delle condizioni di vita all'interno delle carceri: mi risulta che ovunque la posta dei carcerati venga controllata, per ovvi motivi per di più se riguarda organizzazioni terroristiche. Mentre mi risulta che chi venisse catturato dall'organizzazione a cui è appartenuta questa persona avrebbe avuto il destino determinato dal fatto che i prigionieri non venissero fatti, ma sgozzati con tanto di prove fotografiche, o comunque fossero fatti sparire senza che mai nessuno abbia potuto accertarne le condizioni. Questi aspetti, come qualsiasi ragione di Israele, non sono mai menzionati nella mostra. Anzi si parla di sradicamento degli ulivi ad opera dei "coloni" a danno dei palestinesi, pura propaganda filopalestinese: gli alberi vengono sradicati solo quando  i frutteti vengono usati come base di lancio dei razzi contro la popolazione civile. Inoltre davvero inspiegabile una sezione della mostra che illustra parti della barriera difensiva israeliana dipinta soltanto come un atto di violenza contro i palestinesi, senza mai menzionare che ha permesso una diminuzione drastica degli attentati contro le città, ma anzi viene accostata a diverse sezioni sull'apartheid in Sud Africa. Personalemnte mi è sembrata una mostra molto faziosa, nulla che possa aiutare alla pace. Spedisco tale email in copia conoscenza la redazione di Informazione Corretta, augurandomi di poter ascoltare altre opinioni oltre alla mia a tale riguardo e poter condividere la vostra risposta.

Daniel Elber, email leica.g@virgilio.it


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