Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Continua la presa in giro iraniana dell' Occidente che finge di indignarsi
Testata: La Stampa Data: 23 gennaio 2011 Pagina: 14 Autore: La redazione Titolo: «Nucleare iraniano, nulla di fatto a Istambul»
L'Iran continua a perendere in giro l' Occidente e l'Occidente continua a fingere di indignarsi. Ecco una 'breve' dalla STAMPA di oggi, 23/01/2011, a pag.14, con il titolo " Nucleare iraniano, nulla di fatto a Istambul". Catherine Ashton, ministro degli esteri UE "delusa". Verrebbe da ridere se la situazione non fosse tragica. Ecco la notizia:
Ahmadinejad, la passeggiata nucleare
Nessun risultato, nemmeno un accordo su un prossimo appuntamento: i due giorni di colloqui tra l’Iran e i rappresentanti dei 5+1 (Usa, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia e Germania) sul programma nucleare di Teheran si sono conclusi con un nulla di fatto. Catherine Ashton, responsabile della politica estera europea, ha parlato di «delusione»: dalla parte iraniana, secondo lei, sono venute «precondizioni inaccettabili». La porta però «resta aperta, se l’Iran risponde positivamente» alle proposte dei sei Paesi che «restano compatti».
La versione iraniana invece è che tutto si chiarirà in incontri successivi, dei quali però non sono stati fissati né il luogo, né la data. La responsabilità del fallimento viene attribuita da Said Jalili, capo negoziatore iraniano, al rifiuto della parte occidentale di «riconoscere i diritti» della Repubblica islamica ad avere il proprio ciclo di produzione di combustibile nucleare. Semmai, ha fatto presente Teheran, la discussione avrebbe dovuto vertere sul disarmo globale e il presunto arsenale nucleare di Israele. [P. DM.]
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