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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Il Giornale - La Stampa Rassegna Stampa
03.01.2011 In aumento la violenza da Cisgiordania e Gaza
Sventato dallo Shin Bet un attentato allo stadio di Gerusalemme

Testata:Il Giornale - La Stampa
Autore: La redazione del Giornale - Aldo Baquis
Titolo: «Hamas voleva attaccare lo stadio di Gerusalemme - Cisgiordania. E’ tornata la violenza»

Riportiamo dal GIORNALE di oggi, 03/01/2011, a pag. 10, l'articolo dal titolo " Hamas voleva attaccare lo stadio di Gerusalemme ". Dalla STAMPA, a pag. 15, l'articolo di Aldo Baquis dal titolo " Cisgiordania. E’ tornata la violenza ".
Ecco i due pezzi:

Il GIORNALE - " Hamas voleva attaccare lo stadio di Gerusalemme "

Il controspionaggio israeliano ha sventato «nei giorni scorsi» (informazioni più precise non sono state messe a disposizione, ma al­cune fonti parlano addirittura dello scorso novembre) un attentato terroristico contro lo stadio di Gerusalemme. Lo Shin Bet ha ar­restato un palestinese e un arabo israelia­no, Mussa Hamada e Basem Omri residenti a Gerusalemme Est, che agivano per conto del movimento integralista islamico Ha­mas, al potere nella Striscia di Gaza. Secon­do l’accusa, l’obiettivo dei due uomini (che avevano diverse pistole e avevano raccolto informazioni sulla sicurezza dello stadio ol­tre a perlustrarne personalmente l’area) era quello di«vendicare l’operazione Piombo fu­so » del gennaio 2009 a Gaza lanciando un razzo sugli spalti del «Teddy Stadium», il principale impianto di Gerusalemme Ovest, durante una partita del massimo campiona­to di calcio israeliano. Altre tre persone sono state arrestate dalla polizia per avere forni­to armi ai due arrestati in vista di questa falli­ta azione terroristica.

La STAMPA - Aldo Baquis : " Cisgiordania. E’ tornata la violenza "

Una escalation pericolosa» è in atto in Cisgiordania, avverte il portavoce dell’Anp Nabil Abu Rudeina, dopo la uccisione di due civili palestinesi in incidenti con reparti dell’esercito israeliani registrati con l'inizio del nuovo anno. Anche a Gaza la tensione torna a salire, dopo un nuovo raid aereo di ritorsione al lancio di razzi contro insediamenti ebraici nel Negev.

Nei giorni scorsi proprio lo Shin Bet, il servizio di sicurezza israeliano, aveva divulgato statistiche rassicuranti secondo le quali il 2010 è stato l’anno più tranquillo della prima decade del Duemila, senza alcun attentato kamikaze palestinese e con un totale di nove israeliani uccisi in attentati. Anche se doloroso, comunque un minimo assoluto in dieci anni.

Ma in Cisgiordania restano malgrado tutto punti costanti di frizione, lungo l’itinerario della Barriera di sicurezza. In uno di questi punti di contrasto, le terre del villaggio di Bilin, venerdì si sono scontrati dimostranti e reparti dell’esercito. Il villaggio, affermano fonti locali, è stato coperto da una nuvola di gas lacrimogeni e la 36enne Juwaher Abu Rahma - una dei manifestanti - è rimasta intossicata ed è spirata ore dopo in un ospedale di Ramallah. L’esercito israeliano nega che a Bilin sia stato fatto ricorso a gas lacrimogeni insoliti e in quantità fuori dalla norma. La morte di Abu Rahma ha egualmente impressionato il villaggio, anche perché due anni fa il fratello, Bassem Abu Rahme, era rimasto ucciso in circostanze simili.

Ieri un nuovo episodio drammatico ha scosso i palestinesi. Il ventunenne Mohammed Daraghmeh è stato colpito dal fuoco di due militari israeliani al valico di Bekaot (valle del Giordano) dopo che era entrato in una zona preclusa agitando un oggetto (risultato poi essere una bottiglia). L'uomo è stato raggiunto da un colpo all’addome, rivelatosi mortale.

Per l’Anp questi episodi «rischiano di demolire le residue speranze relative al processo di pace». Hamas accusa l’Anp di aver arrestato nel 2010 tremila dei suoi sostenitori in Cisgiordania, fra cui il dirigente militare Ayub al-Qawasmeh. Il braccio armato di Hamas preoccupa in egual misura sia l’Anp sia Israele. Proprio ieri si è appreso che suoi miliziani progettavano di sparare da una collina un razzo contro le tribune dello stato di calcio «Teddy» di Gerusalemme.

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