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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Giorgia Greco
Libri & Recensioni
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Shemuel Yosef Agnon, Appena Ieri 27/12/2010

Appena Ieri                                        Shemuel Yosef Agnon
Traduzione di Elena Loewenthal
Einaudi                                                   Euro 32

Il sionismo fin dal primo ‘900 cambiò totalmente la letteratura ebraica che dai temi dell’oppressione diasporica passava a quelli della costruzione di un futuro nazionale. Agnon, che immigrò in Palestina nel 1907, rappresenta e sopravanza tutta questa tendenza: la rappresenta quando sceglie l’ebraico (e non l’yiddish, pur essendo nato in Galizia nel 1888) e la tematica della “Terra d’Israele” (che chiama già così); la sopravanza quando, come nota Yehoshua nella prefazione, “stabilisce una complessa dialettica fra l’antica cultura ebraica e le tensioni della modernità”, dando spazio all’interiorità e all’ironia. Appena ieri, uno dei suoi amatissimi capolavori, ruota intorno a un protagonista classico per Agnon, un sognatore perdente della seconda alyah (l’immigrazione tra il 1904 e il ’14). Il plot si muove tra due poli e due donne: Jaffa, la futura Tel Aviv, con i suoi abitanti emancipati, e la religiosa Gerusalemme che finisce per “conquistare il nostro eroe” (accompagnato a lungo da un cane pensante!) avviandolo a un “destino” triste e sorprendente.


Susanna Nirenstein
R2 Cult – La Repubblica


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