Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Cosa fanno gli ebrei di New York in Sinagoga ? 05/12/2010
Giorgio Israel
Sul sito de Il Sole 24 Ore, nel Blog Backstage di Paola Bottelli compare un post dal titolo “Happy Hanukkah (ma meno regali)” (datato 2 dicembre 2010). Comincia con queste parole:
«Per gli ebrei il 2 dicembre è la festa della luce, Hanukkah. Si celebra in famiglia e si va al tempio, che qui a New York è simbolo di potere economico-finanziario»…
Il resto, a questo punto, non ci interessa. Troviamo invece estremamente indicativo del clima in cui viviamo che una giornalista del Sole 24 Ore diffonda questo genere di informazione: e cioè che a New York il tempio, la sinagoga insomma, non è un simbolo religioso ma un simbolo di potere economico-finanziario. Insomma gli ebrei di New York non vanno al tempio per pregare ma per bruciare incenso al dio Mammona, oppure per tenere dei meeting di affari in cui programmare le prossime speculazioni finanziarie, o magari anche per organizzare la conquista del mondo. Come “simbolo” del potere economico-finanziario immaginiamo che le sinagoghe di New York portino il simbolo del dollaro sopra l’entrata. Insomma, assomigliano al palazzo di Paperon de Paperoni. Ci piacerebbe sapere dal direttore Gianni Riotta cosa pensa di questa scivolata sullo sterco del suo giornale. Giorgio Israel