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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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ANSA Rassegna Stampa
09.11.2010 Italia-Israele: Accordo su ricerca comune in agricoltura
Per la lotta alla desertificazione

Testata: ANSA
Data: 09 novembre 2010
Pagina: 1
Autore: La redazione di Ansa
Titolo: «Accordo su ricerca comune in agricoltura. Sguardo pure a Ogm»

Riportiamo due lanci ANSA titolati " Italia-Israele: Galan, focus su lotta a desertificazione" e " Accordo su ricerca comune in agricoltura. Sguardo pure a Ogm  ".

" Italia-Israele: Galan, focus su lotta a desertificazione "

Giancarlo Galan
(ANSA) - GERUSALEMME, 8 NOV - Sviluppare ulteriormente la
cooperazione scientifica italo-israeliana in campo agricolo a
cominciare dall'emergenza della lotta alla desertificazione, un
fenomeno globale che nello Stato ebraico - caso pressoché unico
al mondo - anziché avanzare ha cominciato a regredire grazie
all'intervento dell'uomo. È questo l'obiettivo della missione
in Israele del ministro dell'Agricoltura, Giancarlo Galan,
cominciata oggi a Gerusalemme - lontano per qualche ora dalle
fibrillazioni della politica romana - e destinata a culminare
domani a Sde Boker, nel regione del Negev, nella firma di un
memorandum d'intesa con l'omologo israeliano Shalom Simhon,
nella partecipazione a una conferenza internazionale sulla
desertificazione e nella visita ai laboratori di uno dei centri
di ricerca più avanzati al mondo su questo fronte.
Il memorandum - spiega Galan a Gerusalemme a margine di un
incontro con la comunità ebraica di origine italiana -
comprende cinque punti che defininiscono una serie di progetti
congiunti riguardanti altrettanti settori della cooperazione
scientifico-tecnologica in ambito agricolo. Una realtà nella
quale i rapporti bilaterali sono già molto consistenti, ma che
offre ancora margini di sviluppo e spunti di confronto: dal
terreno della desertificazione e delle risorse idriche a quello
- più contrastato - delle biotecnologie e della ricerca sugli
organismi geneticamente modificati (ogm).
« Israele è il Paese che percentualmente investe di più in
ricerca, ma l'Italia è già oggi il primo partner d'Israele in
questo settore ed è tutt'altro che un fanalino di coda»,
sottolinea Galan, definendo in particolare «straordinario
l'interscambio» nell'area della ricerca applicata
all'agricoltura e della collaborazione accademica.
Un interscambio che il memorandum di Sde Boker mira ad
ampliare nella consapevolezza che la ricerca e lo sviluppo in
queste aree significano anche «un contributo alla pace»,
osserva il ministro, indicando come centrali i progetti di
cooperazione sui problemi della desertificazione. « Israele -
nota al riguardo - è l'unico Paese al mondo nel quale la
desertificazione non solo si è fermata, ma è regredita: e io
credo che questo esempio meriti di essere studiato e
condiviso». A beneficiarne, prosegue Galan, «possono essere
tutti, a cominciare da quei Paesi che hanno problemi di
alimentazione quotidiana».
Paesi per i quali Israele può rappresentare un modello e uno
stimolo pure sulla trincea delle biotecnologie, a giudizio del
ministro dell'Agricoltura italiano, convinto assertore, malgrado
le polemiche, della necessità di portare avanti gli studi sugli
ogm. «Lo Stato che in questo settore è indiscutibilmente il
più avanzato al mondo - dice Galan riferendosi di nuovo
all'esempio israeliano - ha già dimostrato che si può puntare
con successo sulle biotecnologie, affidando guarda caso la
ricerca a istituti universitari pubblici». Del resto, conclude,
«tutti dicono di voler ricercare, di voler capire, per poi
eventualmente decidere come applicare: ebbene, facciamola questa
ricerca, facciamola insieme e impariamo anche da quello che si
è ottenuto da queste parti». (ANSA).

" Accordo su ricerca comune in agricoltura. Sguardo pure a Ogm "

(ANSA) - GERUSALEMME, 8 NOV - Sviluppare ulteriormente la
cooperazione scientifica italo-israeliana in campo agricolo a
cominciare dall'emergenza della lotta alla desertificazione, un
fenomeno globale che nello Stato ebraico - caso pressoché unico
al mondo - anziché avanzare ha cominciato a regredire grazie
all'intervento dell'uomo. È questo l'obiettivo della missione
in Israele del ministro dell'Agricoltura, Giancarlo Galan,
cominciata oggi a Gerusalemme - lontano per qualche ora dalle
fibrillazioni della politica romana - e destinata a culminare
domani a Sde Boker, nel regione del Negev, nella firma di un
memorandum d'intesa con l'omologo israeliano Shalom Simhon,
nella partecipazione a una conferenza internazionale sulla
desertificazione e nella visita ai laboratori di uno dei centri
di ricerca più avanzati al mondo su questo fronte.
Il memorandum - spiega Galan a Gerusalemme a margine di un
incontro con la comunità ebraica di origine italiana -
comprende cinque punti che defininiscono una serie di progetti
congiunti riguardanti altrettanti settori della cooperazione
scientifico-tecnologica in ambito agricolo. Una realtà nella
quale i rapporti bilaterali sono già molto consistenti, ma che
offre ancora margini di sviluppo e spunti di confronto: dal
terreno della desertificazione e delle risorse idriche a quello
- più contrastato - delle biotecnologie e della ricerca sugli
organismi geneticamente modificati (ogm).
« Israele è il Paese che percentualmente investe di più in
ricerca, ma l'Italia è già oggi il primo partner d'Israele in
questo settore ed è tutt'altro che un fanalino di coda»,
sottolinea Galan, definendo in particolare «straordinario
l'interscambio» nell'area della ricerca applicata
all'agricoltura e della collaborazione accademica.
Un interscambio che il memorandum di Sde Boker mira ad
ampliare nella consapevolezza che la ricerca e lo sviluppo in
queste aree significano anche «un contributo alla pace»,
osserva il ministro, indicando come centrali i progetti di
cooperazione sui problemi della desertificazione. « Israele -
nota al riguardo - è l'unico Paese al mondo nel quale la
desertificazione non solo si è fermata, ma è regredita: e io
credo che questo esempio meriti di essere studiato e
condiviso». A beneficiarne, prosegue Galan, «possono essere
tutti, a cominciare da quei Paesi che hanno problemi di
alimentazione quotidiana».
Paesi per i quali Israele può rappresentare un modello e uno
stimolo pure sulla trincea delle biotecnologie, a giudizio del
ministro dell'Agricoltura italiano, convinto assertore, malgrado
le polemiche, della necessità di portare avanti gli studi sugli
ogm. «Lo Stato che in questo settore è indiscutibilmente il
più avanzato al mondo - dice Galan riferendosi di nuovo
all'esempio israeliano - ha già dimostrato che si può puntare
con successo sulle biotecnologie, affidando guarda caso la
ricerca a istituti universitari pubblici». Del resto, conclude,
«tutti dicono di voler ricercare, di voler capire, per poi
eventualmente decidere come applicare: ebbene, facciamola questa
ricerca, facciamola insieme e impariamo anche da quello che si
è ottenuto da queste parti». (ANSA).

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